Regia di Paolo Genovese, Luca Miniero vedi scheda film
Il pretesto di trovare colui che gli "paga" la pensione non è che una scusa per addentrarsi nella dimensione di un pensionato (Carlo Delle Piane)con molto tempo a disposizione.Credo che alla fine tutti i protagonisti di questo delizioso film, si accorgano di quanto questo "tempo ritrovato" sia il cemento delle relazioni umane, insieme alla partecipazione del tempo dell'altro.
è un caso che le sole persone che paiono accorgersi del disperato bisogno di rendersi utile di un uomo senza più un'occupazione, siano donne?
Non escludo nemmeno gli scherzi della portinaia, che agisce per sfuggire la noia, ma che fa appunto leva sulla richiesta di considerazione del vecchietto.
Ma la spogliarellista con velleità di documentarista (Anna Falchi), l'operatrice ecologica predisposta a nuove amicizie(una dolcissima Lorenza Indovina), la ragazzina in cerca di qualcuno che le metta in disordine la vita(una spigliatissima Nicole Murgia): usano il loro "femminile" dono della comprensione e dell'accoglienza per svelarci in fondo il messaggio del finale del film.
Che a mio avviso non vuole sondare gli aspetti sociologici del pensionamento, ma che ne crea l'antefatto per scoprire quanto poco siamo attenti verso l'altro e quali mali ci creiamo rivolgendoci solo a noi stessi.
La timidezza del co-protagonista, magistralmente interpretato da Pierfrancesco Favino, non è che uno degli alibi con cui ci scusiamo per la nostra poca accettazione di noi stessi.
Adorante la scelta del "grande vecchio" Gianfranco Funari per riflettere su questo e altro.
Un film che consiglio a chi riesce ancora a guardare con curiosità una lavatrice in centrifuga con un lecca-lecca in mano.
uno dei migliori attori in circolazione, lontano anni luce dalle stereotipate performance di Dionisi,Accorsi e Co.
un ruolo che sembra quasi disegnato sul corpo dell'attrice(?) e che come tale non era indispensabile allo svilupparsi della trama
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