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La sfida degli invincibili campioni

Regia di Chang Cheh vedi scheda film

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La recensione su La sfida degli invincibili campioni

di braddock
6 stelle

Secondo capitolo della triologia, diretta da Chang Cheh per la Shaw Brothers, sullo spadaccino da un braccio solo dopo il precedente MANTIENI L' ODIO PER LA TUA VENDETTA. Il protagonista resta sempre Wang Yu, che verrà poi sostituito da David Chiang per il successivo LA MANO SINISTRA DELLA VIOLENZA, di gran lunga il migliore dei tre. La trama vede un gruppo di banditi, soprannominati come gli otto spadaccini demoni, costringere tutti i maestri di spada dei vari clan a prendere parte ad un torneo nella loro fortezza. L' iniziativa è in realtà una trappola per catturarli e costringerli a sottomettersi. Gli allievi dei maestri, ricevono infatti un messaggio nel quale si legge che dovranno mozzarsi il braccio destro, in modo da non poter mai più combattere, se vogliono ottenere le loro liberazioni. Su consiglio ricevuto da uno dei maestri ora tenuti in prigionia, i giovani chiedono l' aiuto di Fang Gang: un temuto spadaccino incredibilmente abile anche se monco. Dapprima titubante per via di una promessa fatta alla moglie, Fang decide di accettare di guidare la rivolta alla fortezza dei tiranni... L' azione sicuramente non manca, le scenografie sono gradevoli nella versione rimasterizzata e i combattimenti di spada risultano numerosissimi con un ritmo elevatissimo e le sempre superbe coereografie di Liu Chia-Liang. Tuttavia non è neppure paragonabile col successino LA MANO SINISTRA DELLA VIOLENZA: la caratterizzazione dei personaggi è superficiale, mentre il cast risulta mediocre a parte il protagonista Wang Yu. Soprattutto, la storia viene sviluppata in maniera decisamente rozza e sbrigativa scadendo più volte nell' umorismo involontario e nella ripetizione. Poco indovinate inoltre alcune trovate che appesantiscono lo svolgersi della storia, specialmente nella prima parte. Considerato comunque un cult, per gli appassionati del genere sarà di sicuro gradimento vista la continuità con cui i combattimenti vengono mostrati. Da considerare però, che il film appartiene ancora agli anni '60: le arti marziali sono quindi del tutto assenti e gli scontri risultano esclusivamente di spada in linea coi samurai-movies del periodo, seppur con una dinamicità maggiore e qualche effetto speciale aggiunto. Guardabile, ma non tra le pellicole migliori del genere

Su Cheng Lei

Poteva non esserci

Su Chiao Lina

Discreta

Su Tien Feng

ennesim oruolo da antagonista, non male

Su Ti Lung

Si vede solo 5 minuti all' inizio, avrà un ruolo di maggiore in LA MANO SINISTRA DELLA VIOLENZA

Su Wang Yu

Ottima

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