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Barbie

Regia di Greta Gerwig vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Barbie

di axe
6 stelle

In una realtà alternativa alla nostra vivono le "Barbie" ed i "Ken" le cui interiorità hanno una corrispondenza, nel nostro mondo, con quelle degli omonimi giocattoli di fama mondiale. Organizzati in una società matriarcale, questi individui trascorrono le loro giornate tra leggeri impegni quotidiani e sport; le serate in grandiose feste. Tutti sono amici, sebbene gli uomini abbiano una sfera di autonomia molto limitata. La "Barbie stereotipo", così chiamata in virtù dell'immagine di bellezza e generica leggerezza posseduta dalla sua omologa nella nostra società, ad un certo momento mostra segni di anomalìe. Mentre nella sua mente sorgono pensieri macabri, si scopre fisicamente imperfetta. Apprende che ciò si verifica a causa di un turbamento nella persona che, nel nostro mondo, gioca con lei. Per porre rimedio, deve per prima cosa attraversare il varco che collega le due realtà e prendere contatto con la sua "terrestre", che vive in California; successivamente dovrà adoperarsi per rimuovere le cause dell'infelicità. Inizia così per la "Barbie stereotipo" un'avventura pericolosa ed illuminante circa il suo ruolo ed il suo futuro, in entrambe le realtà. La statunitense Greta Gerwig, alla sua terza esperienza come regista, dirige "Barbie", opera che ha come protagonista varie rappresentazioni dell'omonima bambola prodotta da Mattel; nelle premesse del racconto è spiegato che tutte le Barbie vivono in Barbieland un mondo ideale, nel quale ogni posizione di potere è in mano ad una donna. I personaggi di Barbieland sono consapevoli di avere ciascuno un omologo nel nostro mondo, in forma di bambola, ed immaginano che, grazie ad essi, il loro modello di vita si sia imposto sulla terra. Giunta, seguita da Ken, chiaramente insoddisfatto per la considerazione che Barbie ha per lui, nel nostro mondo, la "bambola in carne ed ossa", comprende che le cose non stanno così. Gli uomini hanno avuto l'iniziativa ed il predominio per secoli; solo recentemente, le donne hanno avanzato rivendicazioni, prendendo coscienza delle loro capacità. L'insoddisfazione conseguente al mancato accoglimento di alcune di queste istanze ha generato risentimento e disillusione, chiaramente leggibili nell'atteggiamento ribelle dell'adolescente Sasha, con la quale Barbie ha uno scontro verbale poco dopo l'arrivo in California. Mentre Barbie cerca una soluzione al suo problema, Ken ne crea un altro. Impossessatosi di una serie di testi che spiegano la "supremazia" del maschio, torna a Barbieland e, diffondendone il contenuto, trasforma la solare cittadina in un paese a misura di "macho", rendendo le donne succubi. Barbie, di ritorno in Barbieland insieme a Sasha e la mamma Gloria - è stata lei ad aver ripreso in mano le bambola di "Barbie stereotipo", in cerca di consolazione a causa del cattivo rapporto che ha con la figlia - deve adoperarsi per boicottare il piano dei "Ken"; riesce, grazie all'aiuto delle sue amiche, le quali "confondono" i maschi stuzzicandone l'ego e mettendoli l'uno contro l'altro. In tutto ciò, giungono a Barbieland i maggiorenti della Mattel, interessati a chiudere il varco interdimensionale. L'epilogo vede la "Barbie stereotipo", preso coscienza dei vizi di ciascuna delle due realtà, tornare nel nostro mondo, per vivere una reale e costruttiva esistenza femminile. L'analisi che compie la regista è fortemente critica verso una società "maschiocentrica" quale è stata la nostra, ma la soluzione ai molti problemi non è esportare il modello "Barbieland", stereotipo di una perfezione che non ha alcun riscontro nella realtà ed è comunque solo esteriore. Pensieri negativi, l'insoddisfazione maschile, imperfezioni fisiche sono tabù nel mondo di Barbie. Non sono concepibili, o, comunque, non se ne può parlare; tale paradiso è di aiuto per donne giovani e meno giovani, le quali si rifugiano in esso con la loro fantasia per sfuggire alle iniquità della nostra realtà; è per questo motivo che Barbie, volendo veramente cambiare non uno, ma due mondi, sceglie di essere una donna nel nostro, lasciando un ridimensionato Ken alle sue paturnie in una Barbieland dalla ritrovata armonia, per portane, con umiltà e determinazione, un pochino anche tra noi. Ciò dopo aver recepito le esperienze dei vari personaggi presenti el racconto, compreso lo spirito di Ruth Handler, creatice della bambola e donna per sua ammissione assolutamente imperfetta, la quale la invita ad essere consapevole dei suoi limiti ... per superarli. Ho apprezzato Margot Robbie nel ruolo di "Barbie stereotipo"; tale solo in apparenza, il personaggio interpretato dall'attrice australiana assume di volta in volta pose che riflettono i suoi stato d'animo e grado di consapevolezza. Il "belloccio" Ken è interpretato da Ryan Gosling. Anche il suo personaggio ha una profondità inizialmente insospettabile. L'interazione tra i due non è facile e trova sintesi nella reciproca necessità. Molto piacevole la messa in scena, con ambienti ricchi di colori e trovate divertenti, balletti dalla coreografia molto curata ed una orecchiabile colonna sonora; la prima parte del film, pur introducendo in maniera poco chiara i rapporti tra gli abitanti delle due realtà, è abbastanza lineare; non così la seconda parte, nella quale agiscono contemporaneamente molti personaggi, ognuno dei quali infine dice la sua, orientando le scelte della protagonista. La "spinta femminista" della regista, infine, non si rivela fuori misura, limitandosi ad invitare donne ad una presa di coscienza che ne aumenti la partecipazione e l'importanza nella vita civile, non alla sottomissione dell'uomo. In ciò, la morale trasmessa è trasversalmente condivisibile; non mi attendevo, del resto, una cosa diversa, essendo il film destinato ad un bacino di utenza molto esteso. Qualche trovata divertente (i "Ken" stereotipo del "macho" decerebrato; lo scorrazzare di Barbie e Ken nelle strade della zona di Los Angeles) alza ulteriormente l'indice di gradimento; poteva essere un film migliore ... ma anche molto peggiore !

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