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Barbie

Regia di Greta Gerwig vedi scheda film

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La recensione su Barbie

di Gangs 87
6 stelle

Barbie vive in un mondo rosa e perfetto. Ken esiste solo per essere considerato da lei e lei vive solo per perpetrare la sua libertà e la sua unicità. Quando scopre che l’imperfezione e il mondo vero sono assolutamente diversi da come li aveva immaginati, metterà in discussione ogni suo stereotipo.

 

È proprio dagli stereotipi che vuole partire l’ultima, coraggiosa, pellicola di Greta Gerwing. La Barbie protagonista, interpretata da una (come sempre) sfavillante Margot Robbie, si chiama infatti proprio così: Barbie Stereotipo e insieme alle decine di altri prototipi, popolano un mondo plastico e perfetto che ne amplifica la perfezione che aleggia ovunque.

 

Oltre questo mondo però, la costruzione straordinaria che la Gerwing ci mostra c’è molto altro, una morale complessa e corposa, ma sommersa sotto quintali di plastica, magistralmente ricostruita. Quello che infatti salta subito all’occhio è il mondo ricostruito in cui si svolge la non-favola della protagonista. La fedele ricostruzione che la Gerwing utilizza, da punto forte diventa l’anello debole dell’intero progetto e finisce per oscurare tutto lo straordinario messaggio che la regista intendeva darci.

 

Diventa impossibile non perdersi nella visione rosa in 2D di Barbieland a tal punto che il filo narrativo, quando conduce nel mondo reale, perde la sua originalità e finisce per somigliare ad una delle numerose commedie romantiche di serie b.

 

Ok sì, li abbiamo capiti tutti (almeno credo) i messaggi di fondo: la perfezione è solo un’illusione, il sesso forte ormai ha preso il sopravvento su quello debole, in un mondo che crediamo maschilista c’è anche un femminismo latente (a dire il vero nemmeno troppo) che ignoriamo ma che danneggia la società e altri, innumerevoli, messaggi che costellano la pellicola ma che sono talmente troppi che non solo ne appesantiscono la visione ma finiscono anche per perdere il valore che realmente hanno.

 

P.S. a posteriori devo dire che le citazioni cinefile piuttosto esplicite, che costellano la pellicola, non mi entusiasmato come è successo con altri. Le ho trovate fuori contesto e poco consone alla buona riuscita della narrazione.

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