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Blood Born

Regia di Reed Shusterman vedi scheda film

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La recensione su Blood Born

di undying
4 stelle

Opera prima che nasce in un contesto intimo e molto personale del regista, in prossimità di diventare padre. La storia, piuttosto sintetica, è sviluppata dall'autore attraverso due diversi registri tematici: commedia e horror.

 

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Una giovane coppia che non può avere figli, composta da Eric (Antoine Perry) e Makayla (Rosie Moss), si rivolge a Ola (Melanie Haynes), sacerdotessa esperta dell'occulto che si offre di aiutarli. Dopo che questa si è trasferita a casa loro, con il fine di eseguire una serie di rituali, Eric e Makayla iniziano a sospettare di lei, temendo che il figlio promesso possa non risultare umano.

 

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Blood born: (da sinistra) Rosie Moss, Melanie Haynes e Antoine Perry

 

Il primo lungometraggio di Reed Shusterman, in ruolo di cineasta e sceneggiatore, nasce in un contesto particolare, estremamente intimo e del tutto personale per quanto affermato dallo stesso regista: "Ho iniziato lo sviluppo di Blood born proprio quando io e mia moglie avevamo appena deciso di avere un bambino. E, in un'interpretazione letterale di 'scrivi quello che sai', ho realizzato la sceneggiatura. Da un lato questo film parla delle paure generali della gravidanza e dell'essere in prossimità di diventare genitori, quello che succede a te e al corpo del partner che si modifica per creare spazio fisico al bambino che lo occuperà. Ma ciò che mi ha davvero spaventato nel fare questo film è stato il pensiero di quanto un bambino mi avrebbe cambiato. Non sarò più la persona più importante nella vita di mia moglie. Diavolo, non sarò la persona più importante della mia vita. In un certo senso rinuncerei a me stesso, al mio essere."

Il mistero della nascita, con conseguente ripercussione esistenziale che coinvolge (e sconvolge) i genitori, è dunque alla base di Blood born, film non del tutto riuscito a causa di una duplice struttura: commedia e horror, con prevalenza in durata della parte più ironica. Per lungo tempo, ben oltre due terzi, l'impostazione è quella di una grottesca messa in scena, via di mezzo tra il serio e lo scherzo e resa volontariamente comica dalla stazza della maga, interpretata da Melanie Haynes, attrice certamente più in ruolo in parti ironiche che non drammatiche o macabre. Se però ci si pone alla visione consapevoli di non essere di fronte a un horror e soprattutto riflettendo sul fatto che Reed Shusterman ha avviato la produzione proprio mentre la moglie era incinta, la mezz'ora conclusiva può apparire molto avvincente, per le sue implicazioni "metaforiche" ed esistenziali. Ne deriva che da un punto di vista "del genere", Blood born è una vera delusione ma, al contrario, può riservare un piacevole intrattenimento per un pubblico più ampio, alla ricerca di un lungo sorriso che, con il passare dei minuti, tende a trasformarsi in una breve smorfia di disgusto e terrore. Notevole, infine, la bella fotografia dell'esperta Laura Jansen, nome sconosciuto ma dalla lunga attività dietro le quinte. Un ruolo, quello del direttore della fotografia, estremamente importante ma destinato - come accade in ogni produzione - a restare nell'ombra della più rilevante attività del regista.

 

locandina

Blood Born (2021): locandina

 

"Nessuno stato è così simile alla pazzia da un lato, e al divino dall’altro, quanto l’essere incinta. La madre è raddoppiata, poi divisa a metà e mai più sarà intera."
(Erica Jong)

 

Trailer 

 

F.P. 06/08/2021 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 92'09") / Data del rilascio USA: 16/07/2021

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