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Timber Falls

Regia di Tony Giglio vedi scheda film

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La recensione su Timber Falls

di undying
6 stelle

Inedito (in Italia) horror che ripercorre sentieri di montagna battuti, molto meglio, in Non aprite quella porta e Un tranquillo week-end di paura. Ottima l'ambientazione rumena (è girato in buona parte in Transilvania), al servizio di una storia piuttosto scontata ma vivificata da una buona regia.

 

locandina

Timber Falls (2008): locandina

 

La felice coppia composta da Mike (Josh Randall) e Sheryl (Brianna Brown), decide di regalarsi una scampagnata nella natura, tra splendidi paesaggi, boschi, corsi d'acqua e silenziosi sentieri del parco nazionale di Willow Creek, sino a quando, senza volerlo, i due arrivano al capolinea: la cascata di Timber Falls. Nei paraggi infatti vive una famiglia squilibrata, che ha necessità di uno dei due per portare avanti la prole.

 

scena

Timber Falls (2008): scena

 

Tony Giglio, estimatore di Sam Raimi come si deduce dalla biografia riportata sull'imdb, prima di arrivare a scrivere e dirigere Doom: annihilation (2019) tenta di emergere dall'underground mettendo mano a svariati soggetti, a cominciare dal lontano 1999. Azione, commedia, horror: le tenta proprio tutte. Nel 2008, ad esembio, si ricorda del celebre Un tranquillo week-end di paura (1972), di Non aprite quella porta (1974) e del più recente Wolf Creek (2005). Decide di realizzare questo Timber Falls, film thriller che, per quanto in linea con i predecessori (il gruppo di scompaginate teste fuse, con sfumature mistico-religiose), azzarda molto sul piano del visibile, inscenando un paio di crude sequenze con esplosione di violenza amplificata da armi da taglio inimmaginabili (il falcetto roncola a due lame, delle quali una retrattile). 

 

Sascha Rosemann

Timber Falls (2008): Sascha Rosemann

 

Avvantaggiato da una scenografia mozzafiato (identificata in aree poco trafficate della Transilvania), Giglio si applica all'horror, scrivendo (non accreditato) assieme a Dan Kay l'ennessimo thriller dal sapore vagamente razzista, ovvero con i soliti montanari grezzi e bastardi, nonché fissati con la religione. Scene visionarie (l'incipit con la coppia massacrata, i feti dei parti "mancati" conservati in enormi ampolle) fanno da sfondo a una storia risaputa che non brilla certo per originalità. A rendere comunque piacevole la visione, oltre alle panoramiche mozzafiato, è una regia dinamica e mai prevedibile che riesce a primeggiare su una sceneggiatura tutto sommato banale.

 

scena

Timber Falls (2008): scena

 

"Troverai di più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le pietre ti insegneranno ciò che non si può imparare da maestri." (San Bernardo)

 

Trailer 

 

F.P. 03/01/2020 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 96'28")

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