Regia di Tony Giglio vedi scheda film
Inedito (in Italia) horror che ripercorre sentieri di montagna battuti, molto meglio, in Non aprite quella porta e Un tranquillo week-end di paura. Ottima l'ambientazione rumena (è girato in buona parte in Transilvania), al servizio di una storia piuttosto scontata ma vivificata da una buona regia.
La felice coppia composta da Mike (Josh Randall) e Sheryl (Brianna Brown), decide di regalarsi una scampagnata nella natura, tra splendidi paesaggi, boschi, corsi d'acqua e silenziosi sentieri del parco nazionale di Willow Creek, sino a quando, senza volerlo, i due arrivano al capolinea: la cascata di Timber Falls. Nei paraggi infatti vive una famiglia squilibrata, che ha necessità di uno dei due per portare avanti la prole.
Tony Giglio, estimatore di Sam Raimi come si deduce dalla biografia riportata sull'imdb, prima di arrivare a scrivere e dirigere Doom: annihilation (2019) tenta di emergere dall'underground mettendo mano a svariati soggetti, a cominciare dal lontano 1999. Azione, commedia, horror: le tenta proprio tutte. Nel 2008, ad esembio, si ricorda del celebre Un tranquillo week-end di paura (1972), di Non aprite quella porta (1974) e del più recente Wolf Creek (2005). Decide di realizzare questo Timber Falls, film thriller che, per quanto in linea con i predecessori (il gruppo di scompaginate teste fuse, con sfumature mistico-religiose), azzarda molto sul piano del visibile, inscenando un paio di crude sequenze con esplosione di violenza amplificata da armi da taglio inimmaginabili (il falcetto roncola a due lame, delle quali una retrattile).
Avvantaggiato da una scenografia mozzafiato (identificata in aree poco trafficate della Transilvania), Giglio si applica all'horror, scrivendo (non accreditato) assieme a Dan Kay l'ennessimo thriller dal sapore vagamente razzista, ovvero con i soliti montanari grezzi e bastardi, nonché fissati con la religione. Scene visionarie (l'incipit con la coppia massacrata, i feti dei parti "mancati" conservati in enormi ampolle) fanno da sfondo a una storia risaputa che non brilla certo per originalità. A rendere comunque piacevole la visione, oltre alle panoramiche mozzafiato, è una regia dinamica e mai prevedibile che riesce a primeggiare su una sceneggiatura tutto sommato banale.
"Troverai di più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le pietre ti insegneranno ciò che non si può imparare da maestri." (San Bernardo)
Trailer
F.P. 03/01/2020 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 96'28")
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