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I fratelli De Filippo

Regia di Sergio Rubini vedi scheda film

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La recensione su I fratelli De Filippo

di gerkota
8 stelle

NEI CINEMA ITALIANI DAL 13 AL 15 DICEMBRE 2021

VISTO SU RAI PLAY NEL DICEMBRE 2021

 

Un padre geniale e dispotico. Tre figli talentuosi e ribelli, ognuno a modo proprio. Una donna e madre tenuta nell’ombra e orgogliosa. Una formula esplosiva, che poteva giusto divampare in un grande successo, di quelli che spesso è possibile veder scaturire proprio dai profondi drammi familiari. È, in poche righe, la storia dei fratelli De Filippo, figli mai riconosciuti di Eduardo Scarpetta, il più grande attore e commediografo teatrale italiano tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del secolo scorso, artista cui è attribuita l’invenzione della rappresentazione dialettale dell’era moderna.

 

Mario Autore, Domenico Pinelli, Anna Ferraioli Ravel

I fratelli De Filippo (2021): Mario Autore, Domenico Pinelli, Anna Ferraioli Ravel

 

LA SFIDA

Non era sfida da poco quella che ha deciso di accettare uno fra i più sensibili attori, sceneggiatori e registi cinematografici contemporanei. Sergio Rubini (dal 17 novembre prossimo lo vedremo nel cast de Il principe di Roma), barese di Grumo Appula, scrive (con Carla Cavalluzzi e Angelo Pasquini) e traspone in immagini e suoni, la prima parte della vita di Titina, Eduardo e Peppino De Filippo, a cominciare dall’infanzia, fino al sofferto smarcamento dall’egemonia paterna con la costituzione di una loro, indipendente compagnia di teatro.

 

Mario Autore

I fratelli De Filippo (2021): Mario Autore

 

ESORDIENTI E VINCENTI

E Rubini, come detto, accetta e vince la sfida, con un film accuratissimo e coinvolgente, genuino nei fitti dialoghi in un napoletano minuzioso ma quasi sempre comprensibile anche allo spettatore valdostano, in un trionfo di musica di qualità garantita da Nicola Piovani (sua anche la colonna sonora del deludente Le confessioni, visto di recente), di una magistrale e a tratti sontuosa scenografia curata dall’abile Paola Comencini, il tutto immortalato dalla fotografia di Fabio Cianchetti. Sfida vinta dal cineasta pugliese anche nella scelta di affidare a esordienti della recitazione filmata il ruolo dei tre protagonisti, con l’accurato reclutamento di professionisti più che collaudati a coprire alcuni personaggi chiave della vicenda.

 

Susy Del Giudice, Giancarlo Giannini

I fratelli De Filippo (2021): Susy Del Giudice, Giancarlo Giannini

 

PERSONAGGI E CAST

Eduardo Scarpetta: è Giancarlo Giannini (per lui quest'anno nuova chiamata da Hollywood per una parte in Book Club 2: The Next Chapter, di Bill Holderman) in un ruolo adattissimo alla sua recitazione potente. Il suo è uno Scarpetta scalfito dal senso di colpa nei confronti dell’amante che gli ha dato tre figlie e verso una famigliola cui il suo orgoglio e il perbenismo di quei tempi gli impediscono di dedicare la dovuta attenzione. Il suo incontro-scontro con Eduardo junior è nodale nello sviluppo delle vicende e per il padre una costante spina nel cuore.

Eduardo De Filippo: è Mario Autore che, al di là di una vaga somiglianza con un giovane Eduardo, è efficace nel rendere non soltanto l’amore del personaggio per il teatro, ma anche il suo orgoglio e la conseguente ostinazione – lui che, non avendo ereditato ‘o nomm’ s’era "arrubat’ l’arte" - nel voler uscire dalla soffocante sfera d’influenza degli Scarpetta per costruire la propria carriera sia nell’alleanza coi due fratelli sia con le sole proprie forze.

Peppino De Filippo: è Domenico Pinelli, un Peppino dalla giovinezza se possibile ancor più segnata, rispetto ai fratelli, dal disconoscimento da parte del padre, con l’infanzia trascorsa in affidamento a una famiglia di contadini e il tardivo inserimento nel nucleo parentale d’origine. I suoi scontri con Eduardo sono anche il frutto dei segni lasciati da quell’infanzia, con la tenacia nel difendere la propria autonomia dal fratello più talentuoso e carismatico.

Titina De Filippo: è Anna Ferraioli Ravel, unica donna dei tre e proprio perché donna più intimamente segnata - e complessata anche per un aspetto fisico non propizio per un'attrice - dall’assenza affettiva dello “zio” Scarpetta, un padre che fino alla fine avrebbe fatto pesare la differenza di trattamento tra i figli legittimi e i diseredati.

Luisa De Filippo: è Susy Del Giudice (esordiente per il grande schermo nel 1975 in Pasqualino Settebellezze di Lina Wertmüller, proprio al fianco di Giannini), madre presente e affettuosa da cui i tre giovani attori ereditarono il cognome che, poi, avrebbe conquistato i palcoscenici e le sale cinematografiche.

Vincenzo Scarpetta: è Biagio Izzo (fin qui protagonista forse incolpevole di un cinema di infimo livello in malfatte commedie all'italiana), l’erede ufficiale di Scarpetta, primogenito quasi condannato a seguire le orme del padre e a replicarne i successi, sia nella bravura sul palcoscenico sia nella capacità imprenditoriale da commediografo e produttore. Anch’egli infelice a causa di un rapporto segnato dal senso d’inferiorità rispetto all’ingombrante genitore e anche dalla consapevolezza che il vero successore, in tutti i sensi, fosse proprio il fratellastro Eduardo che, beffardamente per Vincenzo, del padre portava il nome di battesimo.

 

Biagio Izzo

I fratelli De Filippo (2021): Biagio Izzo

 

UNA SAGA FAMILIARE

Insomma, il meccanismo congegnato da Sergio Rubini è ben oliato e il corposo film (oltre due ore e venti di girato), a parte qualche passaggio più lento, viaggia con ritmo e offre allo spettatore opportunità di continua immedesimazione con molti dei personaggi che interagiscono nella storia. Una grande saga familiare condensata con sapienza. Consigliato per una serata da dedicare all’amore per il cinema. E per il teatro, naturalmente. Voto 8,8.

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