Regia di Stelvio Massi vedi scheda film
'Mark il poliziotto' è un poliziottesco facente parte di una trilogia diretta da Stelvio Massi, prolifico regista marchigiano degli anni '70 e '80: il cineasta, grazie al suo mestiere riesce a colmare le lacune di una sceneggiatura piuttosto pasticciata, scritta a più mani da lui stesso e altri collaboratori, imperniata su un traffico di droga e le difficoltà da parte del commissario Terzi (Franco Gasparri) a smascherare chi ne è il capo, costruendo vibranti scene d'azione, tra cui svetta un inseguimento automobilistico che non sfigura neanche nei confronti di quelli girati da Friedkin e condendo il tutto con dei sapienti tocchi d'ironia che non guastano e hanno anche il compito di smorzare un po' l'impatto delle copiose dosi di violenza intrise nella pellicola.
Per il profilo psicologico del protagonista, Stelvio Massi ha chiaramente attinto dal cinema americano di genere: il commissario Terzi, detto Mark per via di un corso di aggiornamento frequentato negli USA - reso sullo schermo dall'attore di fotoromanzi Franco Gasparri con buona presenza scenica ed ottimamente doppiato da Michele Gammino (forse per ovviare a problemi di dizione dell'attore o più per una consuetudine molto in voga all'epoca?) - è una via di mezzo tra il Frank Serpico di Al Pacino per le sue abitudini 'stravaganti' (anch'egli vive con un cane) e Harry la carogna di Clint Eastwood per i modi spicci e ben poco ortodossi di affrontare gli spinosi casi che gli si presentano davanti.
Variegato il cast di contorno, del quale vale la pena di segnalare il braccio destro del commissario impersonato da Giampiero Albertini, il killer interpretato in maniera ruvida dall'ex pugile Carlo Duran, il cattivo di turno reso dal grande caratterista americano Lee J. Cobb e la tossica Irene che cerca protezione invano da Terzi (Sara Sperati).
Con due seguiti, il primo ritenuto anche migliore del capostipite.
Voto: 7.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta