Regia di Brian Yuzna vedi scheda film
Pellicola dal format televisivo deludentemente sospesa in formalina. Paure moderne ed ancestrali inerenti la fecondazione nella triplice ottica (horror) maschio-intrusiva, ginecologico-manipolativa e chirurgico-invasiva con cui la donna, captiva vittima della sua condizione e ruolo, è costretta a confrontarsi. Benché rispecchi gli abusati canoni recenti di derivazione serial-TV, ha ancora qualcosa da mostrare sotto il profilo splatter: le sequenze del "parto" e del tentato aborto non sono per tutti; risibili invece quelle dell'"inseminazione artificiale eterologa" sia nel prevedibile (ma ambiguamente sensuale) primo caso, sia nella bislacca copula hentai-aliena. Assolutamente da scartare, per inverosimiglianza ed improponibilità, i gelatinosi e spermatozoiformi celenterati extraterrestri (costa caro infrangere una delle più sacre regole del genere, ossia mostrare ciò che non va mai palesato se non in dirittura d'arrivo, ma anche lì, solo parzialmente; lasciar unicamente intuire è il segreto del successo di simili scene). Il meglio risiede nell'angosciante percorso a tappe della gestazione che ricalca fasi familiari e medico-ospedaliere note a tutti tramite, però, accadimenti dal taglio assai più inquietante. Il clima asettico, l'impassibilità dei personaggi ed il distacco (clinico?) - chiaramente percettibile - dagli eventi gelidamente ritratti ne fanno un'opera insensibile ma ugualmente disturbante. Non per i facilmente impressionabili, mammine in dolce attesa o futuri genitori, particolarmente apprensivi, in generale.
Non aveva deluso nelle precedenti opere, sebbene non abbia ancora visto "The Dentist".
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