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L'esecutrice

Regia di Michel Caputo vedi scheda film

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La recensione su L'esecutrice

di undying
4 stelle

Un tentativo, parzialmente fallito, da parte di operatori del cinema a luci rosse francese (regista, produttore e attrice principale) di emanciparsi per tentare la via delle sale destinate ad ampio pubblico. Brava la Lahaie, al servizio di una sceneggiatura purtroppo poco efficace.

 

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L'esecutrice (1985): locandina

 

La poliziotta Martine (Brigitte Lahaie) sta indagando su un traffico irregolare e occulto di video pornografici, gestito da una gruppo di malviventi intenzionati ad estendere il campo d'azione delle attività criminali, operando il sequestro della piccola Caroline. Tramite le informazioni fornite da un'intrusa all'interno della banda, assieme al compagno (anche di letto) Jean, Martine si mette sulle tracce dei delinquenti. Durante una pericolosa operazione, Jean e un'innocente ragazza muoiono tragicamente, provocando l'ira della poliziotta, ora animata anche da un forte senso di vendetta.

 

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L'esecutrice: Brigitte Lahaie 

 

Curioso esempio di cinema d'azione che nasce dal sottobosco del mondo hard francese: producono infatti Jean-François Davy e Michel Caputo (anche regista), due nomi associati indelebilmente al circuito delle luci rosse sin dagli esordi (primi anni '70). Come del resto parte del cast, a cominciare dalla Lahaie (che qui si spoglia ma in maniera molto parsimoniosa) e Richard Allan (è un criminale coinvolto nel commercio irregolare di pellicole hard). Le intenzioni sono serie, tanto che le scene d'azione prevedono inseguimenti automobilistici, lunghe corse lungo le vie trafficate delle cittadine francesi, elicotteri (nella sequenza iniziale), sparatorie ed esplosioni con dinamite. Se il parco attori se la cava egregiamente (a cominciare dalla graziosa Brigitte, abituata a passare costantemente da set regolari a quelli porno con eguale disinvoltura), non così si può dire di Caputo, che compie l'imperdonabile errore di scrivere anche la sceneggiatura.

 

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L'esecutrice: Brigitte Lahaie sorpresa da due orientali arrapati

 

Il punto debole di questo L'esecutrice sta infatti nel racconto, che non fila come dovrebbe: le azioni della polizia sono per lo più inconcludenti (per non dire disastrose) e a circa metà film l'intreccio si complica con l'intromissione di una non meglio definita gang orientale. Alcune distrazioni di regia (ad esempio la scazzottata tra Jean e dei teppisti con casco - che muta in posizione impossibile dopo i colpi - e vestiti da Halloween) e inadatti risvolti narrativi (Martine che allevia il dolore per la perdita di Jean concedendosi un bagno nuda nella vasca idromassaggio), contribuiscono a rendere meno seria e credibile la storia. Nel complesso però il film non annoia, si segue con certo divertimento anche grazie a una colonna sonora tipicamente anni '80, di autore anonimo, che sembra avere ispirato (almeno il brano iniziale) persino Spovedanie di Adrian Berinde.

 

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L'esecutrice: scena 

 

"Nemesis, travestita da delinquenza, darà all'industria e agli industriali colpi dolorosi. Ma perché Nemesis non si serve del fulmine, del terremoto? Perché la punizione dell'ignobile sia ignobile, compiuta da ignobili esecutori." (Guido Ceronetti)

 

Trailer 
 

F.P. 31/05/2021 - Versione visionata in lingua francese (durata: 86'47")

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