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No Time to Die

Regia di Cary Fukunaga vedi scheda film

Commenti brevi
  • Lo 007 di Graig fa cagare, il peggiore di sempre.

    commento di corradop
  • Non all'altezza dei precedenti, ma non così male come sentenziano da alcuni. Con Graig s'è fatto passi da gigante nella saga; magari in questo capitolo s’è inciampato un poco, ma senza cadere. In definitiva, la pecca più grossa che sento d'attribuirgli, è giusto quella d'esser l'ultimo interpretato da Graig. Chissà cosa ci toccherà ora? 6½ > 7 ©®

    leggi la recensione completa di Utente rimosso (PeppeDeMaria1)
  • Al peggio non c'è mai fine. Da personaggio glam a pagliaccio di ridicoli film d'azione. Una boiata di portata epocale come gli ultimi due. Da salvare la title track di Billie Eilish, pure non essendo un capolavoro.

    commento di Clochard
  • Non c'erano riusciti in tanti: Dr. No, Goldfinger, ecc... Ce l'ha fatta il politically correct ad uccidere James Bond ! E l'ennesima sceneggiatura iper veloce e caotica ad uccidere il CINEMA. Voto 4.5

    commento di fra_paga
  • Si chiude finalmente il ciclo con Craig. Sempre più difetti che preggi, troppe libertà e novità a scapito della tradizione, in più uno dei peggiori cattivi di sempre della lunga saga. Il film risulta comunque coinvolgente, e ci mancherebbe pure altro!

    commento di movieman
  • Ma hei James! Sei stato troppo precipitoso... Non sapevi che esitono guanti e preservativi?... e in qualche laboratorio segreto sarebbero riusciti di sicuro a scovare l'antidoto... Troppo precipitoso... o volevi andartene per evitare la noia della pensione e gli acciacchi della vecchiaia? Peccato vecchio mio...

    commento di nerowolfe
  • Deludente, prolisso, confuso, poca azione. Ana de Armas ha solo una particina. Resta una buona confezione, ma poco altro, per non parlare di alcuni sfondoni enormi (l'età del cattivo, la sua ricomparsa assurda, l'auricolare e l'emp...). Poteva finire meglio. Cmq voto 7, ma non ditemi che il prossimo 007 è una sconosciuta, donna e nera, vi prego.

    commento di ezzo24
  • Solito filmetto dell'ultimo James Bond, con esagerate scene di azione ovviamente ben fatte. Si lascia vedere, ma i problemi sono altri.

    leggi la recensione completa di olivaw
  • INdegna (o poco degna) conclusione di carriera spionistica per Craig.

    leggi la recensione completa di tobanis
  • E' morto Bond.Viva Bond.Poche trovate che restano in mente e poche locations affascinanti (a parte Matera).Un Bond in pensione tutto famiglia sostituito da una Bond nera in gonnella....vabbe',io sono romantico e continuo ad amare Connery....che volete fare ??

    commento di ezio
  • I sentimenti e l'umanità di Bond prevalgono sugli intrighi della trama e perfino sulle scene d'azione, abbastanza sottotono rispetto ad altri capitoli, se si esclude la parentesi cubana. Non mancano le location da cartolina esaltate dalla fotografia patinata e il lavoro del sonoro è ottimo, buoni anche alcuni nuovi spunti, scialbo l'antagonista.

    commento di Fanny Sally
  • 25° capitolo della saga con il superagentone e i personaggi che gli girano intorno ormai trasformati per aderire alle regole del politicamente imposto. Quello che invece non cambia mai è l'ostentazione del supposto ed immarcescibile suprematismo anglosassone. Per questo a dispetto del finale per 007 non è mai tempo per morire.

    commento di bombo1
  • Più apparenza che sostanza in questo vacuo film dove si notano solo le scene d'azione e qualche bella donna. Per la gioia del politicamente corretto non manca nessuno, tranne i soliti eschimesi, ma probabilmente è solo questione di tempo, in un prossimo futuro compariranno pure quelli.

    commento di gruvieraz
  • Avvincente.

    leggi la recensione completa di Carlo Ceruti
  • Uno dei peggiori epitaffi del cinema di sempre. In perfetto stile James Bond anni '60. Personaggio troppo fuori tempo massimo era ora che lo togliessero di mezzo. Mi auguro per sempre.

    commento di Sladkii
  • Fastidioso episodio di commiato, in cui non è Daniel Craig a vestire i panni di Bond, ma è l’agente segreto a vestire quelli dell’attore.

    leggi la recensione completa di Barone Cefalu
  • Secondo me si è suicidato.

    leggi la recensione completa di LAMPUR
  • Finisce l'era Craig nel mondo di James Bond, caratterizzata da una pentalogia che rivisita il personaggio, umano, molto umano, cinico, duro, fedele, ma anche innamorato e pronto a tutto...Un'epoca che potrebbe significare un Bond fra i Bond, passati e futuri, ma anche un nuovo modo di raccontarlo. Perché per Bond No time to die...

    leggi la recensione completa di Brett
  • L'ultimo atto di un ciclo che stravolge l'universo Bondiano. Scelta coraggiosa che perde in immediatezza ma che lascia un segno indelebile.

    leggi la recensione completa di emil
  • Da quando Daniel Craig si è appropriato del personaggio siamo stati abituati a conoscere un nuovo James Bond: più irresponsabile, più sfacciato, ma allo stesso tempo emotivo, a tratti sentimentale e soprattutto fallibile. Le caratteristiche del vecchio James diventano uno scudo, una maschera per non scoprire la verità: il mito è diventato uomo.

    leggi la recensione completa di lucasPrevitali
  • Si chiude un'era di trame rivoluzionarie e sconvolgenti interpretate da un attore, il biondo Daniel Craig, che sarà anche ruvido come James Bond ma non per questo inadatto, anzi.

    leggi la recensione completa di Marco Poggi
  • Chi l'avrebbe mai detto che l'impenitente seduttore Bond sarebbe diventato un romanticone?!? Immagino che i tradizionalisti bondiani storceranno il naso di fronte a non pochi stravolgimenti dello 007 che conoscevamo, tuttavia NoTimeToDie è un'operazione riuscita dal punto di vista dell'intrattenimento e dello spettacolo, un bel congedo per Craig.

    leggi la recensione completa di port cros
  • La serie Bond/Craig si conclude alla grande come era iniziata MALINCONICO

    leggi la recensione completa di luca826
  • Splendido epilogo dell'era Craig, la più rivoluzionaria ed impattante sull'immaginario collettivo dai tempi di Sean Connery

    leggi la recensione completa di Alvy
  • Verboso, estenuante, sentimentale, crepuscolare. Cita il passato - non manca alcun cliché - ma poi lo sconfessa, chiudendo così l'era bondiana di Craig (cominciata 4 film fa) nel segno di un politicamente corretto ormai soppesato con il bilancino, spesso perseguito in modo sbrigativo. Pur sbalestrato ha una sua logica di fondo.

    commento di Leo Maltin
  • La fondamentale importanza e urgenza di questo film, se non per altro, si cala del tutto sull'inenarrabile potenza e visionaria statuarietà dell'addominale di Daniel Craig e del suo bicipite, che è anche quello di Bond. James Bond.

    leggi la recensione completa di gaiart