La recensione su Lost, Found

di alan smithee

6 stelle

FEFF 21 - UDINE : CONCORSO "a kidnapping and two mothers" Una donna bellissima, in tailleur di gran marca, corre a piedi all'impazzata verso un cumulo di rifiuti ed inizia a ribaltarli all'affannosa di qualche indizio rivelatore che le consenta di tornare padrona del particolare più lrezioso che ella possiede: la figlia bambina scomparsa misteriisamente da qualche ora, assieme alla fidata babysitter.

Lue Yue, stimato direttore della gotografia di Feng Xiaogang, qui solo in veste di regista, ci introduce nel vivo del contendere e nel culmine di un concitato thriller giudiziario la cui storia è anche l'occasione rinnovata per fare il punto su una discriminazione sociale che oggi in Cina oppone una massa di poveri indigenti, ad una casta di ricchi realizzati che, anche inconsapevolmente, col loro potere finiscono per compromettere pari diritti e dignità di chi invece non ha le medesime sostanze con cui affrontare le incognite del futuro.

Strutturato come un serrato confronto tra due donne coetanee ma di opposta estrazione e cultura, "Lost, Found" è pure un veicolo orchestrato per costruire ed esaltare una interpretazione che due brave e belle attrici come Yao Chen - vera diva cinese - e Ma Yili, riescono ad imprimere ognuna al proprio sfaccettato personaggio, antitetico al suo rivale, ma profondamente collegato.

La storia appare orchestrata in modo sufficientemente adrenalinico per tener salda l'attenzione dello spettatore, eccedendo solo in parte in rivoli melodrammatici evitabili, ma di sostanziale modesta incolumità sul destino complessivo di una pellicola commerciale, ma dagli attenti risvolti sociali degni di nota.

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