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I circuiti dell'amore

Regia di David Weaver vedi scheda film

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La recensione su I circuiti dell'amore

di Furetto60
3 stelle

Commedia buonista , mielosa e melensa, con finale scontato. Si può perdere

Una giovane ingegnere di successo Matti, alla vigilia di una quasi certa importante promozione, scopre che qualcun altro, ne ha beneficiato al posto suo. Delusa e amareggiata, in vista del matrimonio della sorella Claire, alla quale è molto legata, soprattutto dopo la scomparsa della mamma, fa ritorno nella sua città natale, per partecipare in qualità di testimone e per aiutare la famiglia con i preparativi. Tranquillamente fidanzata con un manager in carriera, confida per quell’occasione di portare con se il partner, da far conoscere ai suoi, ma costui si defila, accampando motivi legati al lavoro. Tuttavia nella vecchia officina di suo padre, incontra un vecchio amico, in realtà un antico filarino, Jake, che non vedeva da anni, anche lui testimone di nozze ,con il quale finisce con il trascorrere molto tempo insieme, sempre molto piacevolmente, allo scopo di organizzare il matrimonio per il meglio, anche perché scopre che il padre non se la passa bene da un punto di vista economico e non può far fronte alle spese molto lievitate rispetto alle previsioni. Allora Matti in compagnia del simpatico amico, Jake con il, quale condivide la passione per i motori, si improvvisa scaltra “wedding planner”, puntando a ragion veduta, sulla solidarietà dei cittadini del piccolo centro verso il padre meccanico, che in tanti anni vissuti con loro, ha sempre aiutato tutti e ne ha guadagnato in popolarità. Cosi riesce a ridimensionare le pretese dei ristoratori, si accorda con fiorai, addobbatori e sarti, che riducono il margine di guadagno, in nome dell’amicizia e dell’affetto che li lega a quell’uomo probo e sempre attento ai bisogni dei suoi concittadini, scova perfino la band che deve suonare alle nozze a costo zero, in cambio di una magica riparazione, nel frattempo però a sorpresa irrompe il fidanzato di Manni, che in quell’ambiente, si rivela per quello che è, non per colui che Manni credeva fosse, in sostanza è un uomo arido, privo di senso dell’umorismo, snob, classista, cinico e poco socievole, il rapporto si logora e costui presto è invitato energicamente dal padre a togliere le tende, nel frattempo la Claire attanagliata dai dubbi, vorrebbe rinunciare a sposarsi, ma l’intervento provvidenziale dell’amorosa sorella, coadiuvata da Jake, risolverà tutto, inutile dire che tra Manni e il giovane meccanico scatterà la molla dell’amore. Matti, pur se avvisata di una sua promozione, preferisce restare nel piccolo centro e mettere su un’officina insieme al suo nuovo fidanzato. Filmetto sentimentale buonista, banale e melenso, con dialoghi stucchevoli e frequenti risolini irritanti, oltre che più che scontato. Doppiato anche malissimo.Sconsigliabile

 

 

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