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Il lago delle oche selvatiche

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Regia di Yi'nan Diao

Con Ge Hu, Lun-mei Gwei, Fan Liao, Tang Wei, Regina Wan Vedi cast completo

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Trama

Il capo di una banda di motociclisti e una prostituta, disposta a tutto pur di tornare libera, si incontrano mentre lui fugge dalla guerra che oppone le gang della sua zona. Entrambi giunti al punto di non ritorno, affrontano insieme l'ultima sfida per la sopravvivenza.

Approfondimento

IL LAGO DELLE OCHE SELVATICHE: UN OMAGGIO AI NOIR CLASSICI

Diretto e sceneggiato da Yi'nan Diao, Il lago delle oche selvatiche racconta la storia di un capobanda in cerca di redenzione e di una prostituta pronta a tutto per recuperare la sua libertà, che si ritrovano al centro di una pericolosa caccia all'uomo. Insieme,  i due decidono di giocare la loro ultima carta contro il destino.

Con la direzione della fotografia di Jingsong Dong, le scenografie di Qiang Liu, i costumi di Hua Li e le musiche di B6Il lago delle oche selvatiche viene così presentato dal regista in occasione della partecipazione in concorso al Festival di Cannes 2019: "Dopo Night Train ho sempre pensato di girare un polar. Sono un grande lettore e spettatore di noir occidentali degli anni Quaranta e Cinquanta, un genere che si presta bene a veicolare osservazioni personali sugli uomini e sulla società. Avevo immaginato Il lago delle oche selvatiche ancor prima di girare Fuochi d'artificio in pieno giorno ma, per varie ragioni, avevo messo da parte il progetti. Quando però i mass media hanno raccontato di una storia simile a quella che avevo in mente, mi sono reso conto come la mia vicenda di fantasia si fosse trasformata in realtà, capendo come anche la più fantasiosa ipotesi letteraria possa talvolta trasformarsi in fatto concreto. Ho deciso allora di cominciare le riprese".

"La prima immagine che mi è venuta in mente - ha continuato il regista - è stata quella dell'incontro tra un uomo e una donna in una piccola stazione di periferia durante una notte piovosa. L'immagine non mi è più levata dagli occhi e inevitabilmente è diventata la scena di apertura del film, per cui sono stati allora necessari dei flashback. I flashback consentono una certa distanza: come accade in narratori come Brecht, interrompono il flusso della storia per riportarci alla ragione. Ho pure pensato alla struttura di Le mille e una notte, un testo sì vecchio ma ancora utile alle narrazioni moderne. Ma sono stato influenzato anche dalla concezione dello spezio nell'Opera di Pechino, dalla libertà dei suoi legami tra le scene. In un film mi piace accostare stili diversi in accordo con la mia percezione della realtà. Volevo che il mio film fosse molto moderno, non psicologico e basato sul gesto, sul movimento. L'azione si svolge nello jianghu, ai margini della periferia, negli inferi. Le vaste zone periferiche donano un certo romanticismo ma un film poliziesco non può fare a meno dei poliziotti. I miei poliziotti sono in borghese: non si tratta di un semplice vezzo ma è un modo per sottolineare che appartengono alla stessa realtà dei protagonisti, come se fossero indispensabili gli uni agli altri. Il noir occidentale, dopotutto, non è molto diverso dal classico film cinese di cappa e spada: l'uomo in fuga non è altro che un moderno cavaliere errante e la prostituta una cortigiana dei vecchi tempi andati".

Il cast

A dirigere Il lago delle oche selvatiche è Yi'nan Diao, regista, sceneggiatore e attore cinese. Nato nel 1969, si è diplomato all'Accademia nazionale d'Arte Drammatica di Pechino e ha cominciato la sua carriera cinematografica lavorando alla sceneggiatura di Spicy Love Soup prima e di La doccia dopo, titoli… Vedi tutto

Trailer

Commenti (6) vedi tutti

  • La trama di per sè non è un granchè. La regia però mi è piaciuta molto, così come la fotografia e le ambientazioni, in una Cina veramente da bassifondi.

    commento di green70
  • Tanto degrado sullo sfondo e un inseguimento con caccia all'uomo un po' confusionario...insomma....

    commento di ezio
  • La noia

    commento di il drugo
  • Ho tratto le informazioni sulla genesi del film da alcune delle numerose interviste al regista che si trovano nel Web, nonché dall'articolo del n° 761 dei Cahiers du Cinema - dicembre 2019, pag. 64, 65.

    leggi la recensione completa di laulilla
  • Un film che si presenta con grandi aspettative, ma il tutto si ferma ad un opprimente formalità,ad una perfezione estetica dove il pathos e il cuore della storia si perdono nei sobborghi di Wuhan.

    leggi la recensione completa di GIMON 82
  • sembra un film di Jia Zhangke un po' più dinamico - con i suoi comunque discutibili innesti splatter e à la brucelee - al quale però è stata tolta l'introspezione psico/sociologica. la regia è molto buona, l'esasperata ricercatezza per la giusta inquadratura è notevole. alla fine rimane però in mano solo questo.

    commento di giovenosta
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Recensioni

La recensione più votata è positiva

laulilla di laulilla
8 stelle

    Yi’nan Diao, come altri cineasti cinesi e come l’amico JiaZan-Ke*, è tra i maggiori esponenti di una nuova cinematografia di grande suggestione, che intende raccontare la realtà della Cina di oggi utilizzando le tecniche e i generi che in occidente hanno fatto la storia della settima arte, e inserendo nelle  rappresentazioni del… leggi tutto

3 recensioni positive

Recensioni

La recensione più votata delle sufficienti

GIMON 82 di GIMON 82
5 stelle

Atmosfere noir, catalizzate in periferie degradate, di una Cina lontana dai palazzoni scintillanti dei nuovi ricchi. Quello presentato da Diao Yinan è invece un Oriente fatto di "Giungle d'asfalto" e case sudicie. È qui che sopravvive la vicenda criminale di Zhou Zenong, bandito e capo di una delle tante gang che infestano le strade di una cittadina cinese, circondata da un lago… leggi tutto

1 recensioni sufficienti

2021
2021
2020
2020

Recensione

GIMON 82 di GIMON 82
5 stelle

Atmosfere noir, catalizzate in periferie degradate, di una Cina lontana dai palazzoni scintillanti dei nuovi ricchi. Quello presentato da Diao Yinan è invece un Oriente fatto di "Giungle d'asfalto" e case sudicie. È qui che sopravvive la vicenda criminale di Zhou Zenong, bandito e capo di una delle tante gang che infestano le strade di una cittadina cinese, circondata da un lago…

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Recensione
Utile per 7 utenti

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laulilla di laulilla
8 stelle

    Yi’nan Diao, come altri cineasti cinesi e come l’amico JiaZan-Ke*, è tra i maggiori esponenti di una nuova cinematografia di grande suggestione, che intende raccontare la realtà della Cina di oggi utilizzando le tecniche e i generi che in occidente hanno fatto la storia della settima arte, e inserendo nelle  rappresentazioni del…

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Recensione

nickoftime di nickoftime
7 stelle

Con "Fuochi d’artificio in pieno giorno” Diao Yinan era venuto meno all’interpretazione materialistica della società cinese costruendone una versione ambigua e fantasmatica. Nella suo nuovo film il regista continua il suo percorso artistico spingendosi ancora più il là. “Il lago delle oche selvatiche” è ancora una volta un’opera…

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Recensione
Utile per 4 utenti
Uscito nelle sale italiane il 10 febbraio 2020
2019
2019
Nel mese di maggio questo film ha ricevuto 4 voti
vedi tutti

Recensione

alan smithee di alan smithee
8 stelle

FESTIVAL DI CANNES 2019 - CONCORSO Due bande di motociclisti; una sfida in cui ci scappa il morto; una fuga durante la quale viene ucciso un poliziotto. Braccato e sotto taglia, colui su cui ricade ogni colpa si rifugia tra le rive di un lago che nasconde tra le sue spiagge una attivita di prostituzione.   Una delle squillo lo aiuta, ma a che prezzo? L'importante è non…

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