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Le acrobate

Regia di Silvio Soldini vedi scheda film

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La recensione su Le acrobate

di mm40
6 stelle

L'unione di differenti solitudini, il viaggio esistenziale, l'insondabilità dei progetti del destino; questo - e molto altro - è alla base del cinema di Soldini, ormai attivo da una quindicina di anni e già in grado di definire con sufficiente chiarezza i confini e le prospettive della sua vena creativa. In questo lasso di tempo i titoli da lui diretti non sono stati molti, a dimostrazione dell'intenso e accurato lavoro di preparazione richiestogli; anche in questo caso in effetti Soldini firma la sceneggiatura (con Doriana Leondeff e Laura Bosio) e formalmente realizza un lavoro impeccabile. Formalmente: perchè sulla direzione, sulla scrittura, sulla recitazione, sulla fotografia dell'abituale collaboratore Luca Bigazzi non si può assolutamente contestare nulla; a livello di sostanza, però, forse qualcosa vacilla. Innanzitutto, non è chiara l'idea al centro del titolo, suggestivo quanto si vuole, ma definito in modo poco chiaro all'interno del film; le 'acrobate' sono infatti tre statuine site in un museo, che vorrebbero rappresentare la precarietà e la frustrazione che attanagliano le esistenze delle protagoniste. Ma se le statuine sono tre, le donne sono solamente due; oppure quattro, contando anche l'anziana che fa da tramite fra Elena e Maria, e la piccola Teresa, figlia della seconda. Comunque non sono tre e per quanto possa apparire una questione minimale, di secondo piano, a tutti gli effetti in realtà l'immagine (che materialmente lega Elena e Maria, rappresentata su una cartolina che passa per le mani di entrambe) è assolutamente determinante a livello logico nel complesso dell'opera. Il principale problema - questo senz'altro innegabile - risiede comunque nella difficile partenza del film; la narrazione potrebbe cominciare a un'ora e venti di pellicola e tutto rimarrebbe perfettamente comprensibile. Quando le due donne si scrivono e decidono di vedersi (con il classico espediente della reciproca lettura ad alta voce dei contenuti delle lettere, che riassume in pochi secondi tutto quanto di significativo accaduto fino a quel momento), ecco: lì Le acrobate realmente comincia. E quindi che farsene dei primi ottanta minuti? Brave Licia Maglietta e Valeria Golino, come sempre azzeccati da Soldini anche i ruoli laterali, affidati fra gli altri a Fabrizio Bentivoglio, Giuseppe Battiston, Roberto Citran. 6/10.

Sulla trama

Una sera Elena, chimico frustrato a Treviso, rischia di investire un'anziana bulgara; i sensi di colpa la portano a cominciare a frequentare la donna, che però presto muore. In casa dell'anziana trova foto e cartoline speditele da Taranto: decide perciò di andare a cercare il mittente, Maria.

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