Riko è un uomo onesto che vive di un lavoro che non ha scelto nella casa di famiglia che riesce a mantenere a stento, ma può contare su un gruppo di amici veri e su una moglie che, tra alti e bassi, ama da sempre. Suo figlio è il primo della famiglia ad andare all'università. Riko è però anche un uomo molto arrabbiato con il suo tempo, che sembra scandito solo da colpi di coda e false partenze. Quando perde le poche certezze con cui era riuscito a tirare avanti, la bolla in cui vive si rompe e Riko capisce che deve prendere in mano il suo presente e ricominciare, in un modo o nell'altro. E non darla vinta al tempo che corre.
C'è Ligabue. C'è Accorsi. Ma sono passati 20 anni da Radiofreccia. Il primo ha perso le idee, il secondo l'ingenuità. Restano un cantante/regista che si ricicla e un attore i cui fasti sono alle spalle, che gigioneggia. Lasciate ogni speranza, voi ch'entrate...
non so se lo specchio del paese sia solo quello descritto nel film,a me e' sembrato un po' superficiale,comunque si puo' vedere per me voto 6....sufficente
Terzo film per il regista Ligabue, se al terzo siamo già così a corto di idee è meglio se si ferma qui, una storia di una banalità assoluta poteva scriverla un bambino.
Dialoghi patetici....Accorsi però salva il tutto perché è bravo e carismatico.
Pellicola onesta e sentita da parte del cantante di Correggio in cui i temi dell'attualità italiana, e non solo,si apprezzano tutti. Opera (finalmente) matura che, nonostante qualche caduta di tono dovuta ai dialoghi non sempre apprezzabili, riesce a colpire sul lato umano e ad emozionare.
Buon adattamento dell'omonimo concept album. Bellissime le musiche e bravi gli attori protagonisti (peccato che l'accento emiliano non si senta tanto). Tutto succede molto in fretta, avrei preferito un maggior approfondimento delle varie vicende.
Ligabue tenta di creare il proprio capolavoro sull'Italia, l'italianità e l'italiotismo. Ma il Made in Correggio sembra più un elenco telefonico di problemi senza nemmeno il pregio di essere in ordine alfabetico.
Bello, parla di gente comune con tutti i problemi di oggi e delle difficoltà anche nelle relazioni. Girato bene, bella sceneggiatura ottimi gli interpreti con Accorsi e Kasia Smutniak in grande forma... Bel film, bravo Liga.
Riko è un laconico 'testone' emiliano che 'vive nella casa costruita dai nonni, ampliata e ristrutturata dai genitori che invece Lui sarà costretto a vendere', figlio di questa italietta che volenti o nolenti ci obbliga ad una esistenza, parafrasando una canzone di Samuele Bersani corregionale di Ligabue, di 'Sicuro Precariato' sia lavorativo che degli affetti: certezze zero e… leggi tutto
Ormai ne siamo coscienti da quasi un decennio: la generazione di chi interagisce nel mondo del lavoro oggi si ritrova quasi sempre a vivere di comodità e begli orpelli consentitici dalla digitalizzazione dilagante, dall'irresistibile richiamo dei socials e dei condizionamenti mediatici: ma ci ritroviamo di fatto, fondamentalmente poveri e schiavi di un compromesso che ci rende tutti,… leggi tutto
Un cinquantenne della provincia emiliana ha sempre fallito nella vita, ma ancora crede nella possibilità del riscatto. Andrà incontro a severe delusioni, ma sempre a testa alta.
Mamma mia. Un pippone infinito, cento minuti di retorica spicciola, di chiacchiere da bar, a cavallo fra Celentano e Fabio Volo; un film bolso e insignificante, questo Made in Italy, che mette in… leggi tutto
Terza e (se questo è il trend, si spera ultima) opera del cantautore Luciano Ligabue, che nella musica come al cinema dimostra di aver avuto una parabola brevemente ascendente, e lungamente discendente. Onestamente, non c'è alcun cantautore che mi abbia tanto coinvolto da principio, e così irrimediabilmente deluso in seguito.
Per quanto mi riguarda, con Buon…
Sia che siate tra coloro che intendono contribuire all'aggiornamento di Cinématographe - la nostra "Antologia del Cinema di tutti i tempi" - o che invece riteniate di astenervi, penso che una sintesi settimanale…
In questo suo terzo film, Ligabue rappresenta - come da abitudine - la vita di provincia attraverso i suoi personaggi sfortunati ma simpatici, intersecando il tutto con una denuncia più ampia delle condizioni in cui riversa il nostro paese allo stato attuale. Il protagonista Riki-Accorsi, si prenderà una manganellata a Roma durante una manifestazione contro l’abolizione…
A reggio Emilia,Riko alias Stefano Accorsi,l'attore feticcio di Ligabue,lavora come operaio in una ditta che insacca salumi,riesce a malapena a mantenere l'antica e sfarzosa, ma costosa casa di famiglia. Ha una moglie, Sara,che possiede un atelier insieme ad una socia,si concede qualche avventura extra coniugale e ha un figlio Pietro…
Senza la presenza - gradita e ingombrante - del fenomeno Checco Zalone, l’unico che sposta gli equilibri del nostro botteghino negli ultimi anni,… segue
Nella terza fatica cinematografica di Luciano Ligabue, rocker emiliano ruspante e genuino, si fondono due anime: c'è quella ingenua e involontariamente didascalica di chi vorrebbe raccontare il belpaese in una chiave fiction che sembra ereditare il testimone da Niente paura, il documentario di Piergiorgio Gay che ebbe proprio in Ligabue la sua figura di riferimento. E poi c'è una…
Un cinquantenne della provincia emiliana ha sempre fallito nella vita, ma ancora crede nella possibilità del riscatto. Andrà incontro a severe delusioni, ma sempre a testa alta.
Mamma mia. Un pippone infinito, cento minuti di retorica spicciola, di chiacchiere da bar, a cavallo fra Celentano e Fabio Volo; un film bolso e insignificante, questo Made in Italy, che mette in…
La coperta è corta. Detto nel weekend in cui Cinquanta sfumature di rosso incassa quasi 6 milioni sembra una strana affermazione. Era da ottobre (quando ha esordito It) che non si aveva un'apertura…
Ligabue a suo tempi ci stupì con Radio freccia, si confermò regista sensibile con Da zero a dieci mentre qui non convince affatto .È un film caotico, imperfetto che ha diverse lacune .Le vicende dell' operaio con la sua crisi familiare , il suo essere mediocre ma con una rabbia dentro, si sviluppano in un crescendo poco emozionante e banale . Solo la…
Un weekend con il segno più, per di più trainato da un film - Il Post, di Steven Spielberg - che certo non è opera che chiama al cinema pubblico disimpegnato. C'è per una volta di che…
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Commenti (9) vedi tutti
C'è Ligabue. C'è Accorsi. Ma sono passati 20 anni da Radiofreccia. Il primo ha perso le idee, il secondo l'ingenuità. Restano un cantante/regista che si ricicla e un attore i cui fasti sono alle spalle, che gigioneggia. Lasciate ogni speranza, voi ch'entrate...
leggi la recensione completa di Souther78Buon lavoro dell'eclettico Ligabue, cantautore, scrittore e regista.
leggi la recensione completa di Furetto60non so se lo specchio del paese sia solo quello descritto nel film,a me e' sembrato un po' superficiale,comunque si puo' vedere per me voto 6....sufficente
commento di ezioTerzo film per il regista Ligabue, se al terzo siamo già così a corto di idee è meglio se si ferma qui, una storia di una banalità assoluta poteva scriverla un bambino. Dialoghi patetici....Accorsi però salva il tutto perché è bravo e carismatico.
commento di ArmaLetale75Pellicola onesta e sentita da parte del cantante di Correggio in cui i temi dell'attualità italiana, e non solo,si apprezzano tutti. Opera (finalmente) matura che, nonostante qualche caduta di tono dovuta ai dialoghi non sempre apprezzabili, riesce a colpire sul lato umano e ad emozionare.
leggi la recensione completa di starbookBuon adattamento dell'omonimo concept album. Bellissime le musiche e bravi gli attori protagonisti (peccato che l'accento emiliano non si senta tanto). Tutto succede molto in fretta, avrei preferito un maggior approfondimento delle varie vicende.
commento di mosez78Ligabue tenta di creare il proprio capolavoro sull'Italia, l'italianità e l'italiotismo. Ma il Made in Correggio sembra più un elenco telefonico di problemi senza nemmeno il pregio di essere in ordine alfabetico.
leggi la recensione completa di Guidobaldo Maria RiccardelliCommedia e dramma in un buon film diretto da un poetico ed ispirato Ligabue.
leggi la recensione completa di rosarioBello, parla di gente comune con tutti i problemi di oggi e delle difficoltà anche nelle relazioni. Girato bene, bella sceneggiatura ottimi gli interpreti con Accorsi e Kasia Smutniak in grande forma... Bel film, bravo Liga.
commento di mike53