È morto quest'oggi, 3 febbraio 2023, il grande stilista, costumista cinematografico e designer spagnolo Paco Rabanne. Nato a Pasaia il 19 febbraio del 1934 abbandonò la Spagna rifugiandosi in Francia con sua madre allo scoppio della guerra civile spagnola.
Al suo esordio in qualità di regista, il bravissimo attore friulano Giuseppe Battiston si impegna a portare a termine un piccolo film tenero e divertente; una commedia dolceamara che intende esaltare l'incoscienza e l'audacia di una scombiccherata coppia di nuovi amici
La guerra è una belva che si abbevera nella pozzanghera dell'incomprensione. L'inimicizia lascia un sottile e pervasivo rimorso. Ma vi è sempre speranza che la guerra sia vinta dalla saggezza (o dalla stanchezza) di un uomo qualsiasi che si fa portatore di pace.
Ryszard Horowitz e Roman Polanski: un’infanzia e a Cracovia e una vita avventurosa, per sfuggire alla spietata caccia agli ebrei delle SS che occupavano la città e che avevano trasferito nel recinto del ghetto le rispettive famiglie…
La morte e la Fanciulla(1995) pietra miliare e insuperabile momento creativo del Nostro e Hometown, dove il ritorno a casa è il canto dell'uomo che ha vinto tutte le battaglie, sono i due estremi di un lungo arco teso fra Cile o Argentina ad un capo, Shoah all'altro.
Tre pellicole per palati fini e, lo speriamo, anche grande pubblico, un film che ritorna in sala a distanza di 4 mesi dopo aver raccolto 11 nomination agli Oscar 2023, un thriller italiano, Asterix e Obelix e vari film dispersi per una settimana di cinema che sembra già ricca di colpi di scena.
Inscalfibile nella prima posizione, Me contro Te aggiunge un altro milione al bottino. Tengono bene Avatar: La via dell'acqua, Babylon e Grazie ragazzi. Tra i 13 film novità della scorsa settimana entrano in Top Ten solo Il primo giorno della mia vita e The Plane.
Questa settimana, sulla carta ricca di uscite, vede in verità solo due titoli che riescono a farsi largo come numero di schermi: Il primo giorno della mia vita e The Plane. A cui si somma l'evento live di Billie Eilish di venerdì 27 gennaio. Poca la visibilità per gli altri nuovi titoli della settimana.
Gigantesco, sbalestrato delirio celebrativo del cinema che fu e che non è più, "Babylon" di Damien Chazelle è, per quanto divisivo, il film di un gigante contemporaneo.
Nonostante il tema della morte sia onnipresente, il film è tutto fuorché deprimente ed anzi mescola con disinvoltura quasi spericolata, ma sempre gradevole, la satira feroce, la commedia, i toni drammatici ed il thriller.
Film autentico e sentito che svolge una potente riflessione sulla morte, sulla consapevolezza di essere vivi e sulla resilienza di rimanerlo. Un cast ben diretto rende tutto più credibile. Compreso Servillo che ormai si sente davvero un Dio. E forse un po' lo è.
Titoli e registi non necessariamente sconosciuti o invisibili ma che ingiustamente sono stati del tutto o in parte dimenticati, e che invece andrebbero recuperati. Si inizia con Larisa Efimovna Šepit'ko, regista sovietica nata a Artemivs'k il 6 gennaio 1938 e morta a Leningrado il 2 luglio 1979.
Travolto dalla motocicletta di un poliziotto fuori servizio mentre attraversava una strada a Keratsini, undici anni fa, il 24 gennaio, a 76 anni, moriva Theo Angelopoulos. Lo ricordiamo così.
Segnato dall'esuberante e prevedibile incasso dell'ultimo capitolo di Me contro Te, il Box Office italiano mette a segno un buon risultato sul confronto con lo stesso fine settimana del 2022, al quale contribuiscono un'altra buona settimana di Avatar: La via dell'acqua e la nuova uscita Babylon di Damien Chazelle.
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