Nel panorama del cinema italiano, il film RIP si presenta come un progetto che intreccia generi, toni e registri narrativi. Diretto da Alessandro D’Ambrosi e Santa de Santis, propone una ghost story che ruota attorno a un protagonista in crisi e a un gruppo di fantasmi che lo mettono di fronte a un confronto inatteso con il passato. La morte, in questa storia, non è soltanto un evento finale, ma un elemento narrativo che innesca riflessioni sulla vita, sulle relazioni e sulla possibilità di cambiare rotta.


Al cinema dal 23 ottobre con FilmClub, dopo la presentazione come evento speciale ad Alice nella Città.

Valerio Morigi, Augusto Fornari, Giulia Michelini, Nina Pons
Rip (2025) Valerio Morigi, Augusto Fornari, Giulia Michelini, Nina Pons

Né vivi né morti, solo bloccati

Nel film RIP, Leonardo (Augusto Fornari) scrive necrologi. Vive in modo distaccato, apparentemente impermeabile alle emozioni. L’incontro con un gruppo di fantasmi, tra cui figura anche suo padre Marcello (Valerio Morigi), modifica la sua routine. Il padre si presenta con l’aspetto di un uomo giovane, ignaro della propria esistenza precedente e del legame familiare con Leonardo.


Quello che si sviluppa è un confronto tra due figure che hanno condiviso una relazione irrisolta. L’incontro tra padre e figlio avviene fuori dal tempo e fuori dalle regole ordinarie, offrendo al protagonista un’occasione per guardare alla propria esistenza da un’angolazione nuova. I fantasmi si rivelano personaggi attivi nella narrazione, non semplici comparse, ma figure che portano avanti delle domande.

Padri, figli e altri fantasmi

Al centro della dinamica emotiva del film RIP c’è il rapporto tra Leonardo e Marcello. Non si tratta di un recupero semplice del legame familiare, ma di un confronto tra due identità che si trovano su un terreno comune inedito. Il padre, privo della memoria del proprio passato, si pone come un interlocutore neutro, e questa condizione apre uno spazio di dialogo nuovo.


Accanto a loro si muovono altri personaggi “oltre la vita”: figure che mantengono una propria identità e una propria urgenza. Sono personaggi con storie incomplete, segnati da ciò che non è stato. La loro presenza introduce nel racconto elementi legati al desiderio, alla memoria e all’irrisolto. Non rappresentano un “altro mondo” separato, ma un’estensione della realtà emotiva dei vivi.

scena
Rip (2025) scena

Quando il paradiso è un ricordo

Il film RIP suggerisce un’idea di aldilà che coincide con i momenti di felicità vissuti in vita. Questo concetto sposta l’attenzione dalla dimensione trascendente a quella esperienziale: il paradiso come esperienza già avvenuta, come attimo registrato nella memoria. È un’impostazione che colloca la riflessione sulla morte dentro la vita stessa, in un gioco di specchi tra ciò che è stato e ciò che potrebbe ancora essere.


La struttura narrativa del lungometraggio alterna toni e registri. Scene surreali si affiancano a momenti più realistici; elementi da commedia si mescolano ad atmosfere gotiche e frammenti d’azione. Il ritmo alternato crea una varietà di soluzioni sceniche, anche grazie a un uso diversificato degli ambienti: da cimiteri monumentali a discoteche, da case popolari a palazzi storici.


La città di Roma, che fa da sfondo alla vicenda, appare in doppia veste: una Roma sospesa e simbolica, scenario delle apparizioni, e una città moderna e quotidiana, in cui le figure ultraterrene risultano fuori contesto ma al tempo stesso osservatrici acute.

Un’osservazione dal margine

I fantasmi che abitano la storia del film RIP non rappresentano solo presenze dal passato, ma agiscono come specchi che riflettono le contraddizioni del presente. Il protagonista si confronta con il proprio tempo attraverso uno sguardo disallineato, che lo costringe a riconsiderare ciò che lo circonda. Il punto di vista “altro”, quello dei fantasmi, si configura come strumento per rompere la routine e riattivare la percezione.


Dal punto di vista visivo, RIP impiega una combinazione di tecniche artigianali e digitali per costruire un immaginario che resta in bilico tra realismo e artificio. Modellini, scenografie fisiche e compositing 3D convivono per creare spazi narrativi che non si limitano a rappresentare ambienti, ma intendono suggerire stati interiori.


La scelta di non affidarsi unicamente agli effetti speciali digitali sembra rispondere all’esigenza di mantenere un contatto diretto con lo spettatore, permettendo una fruizione più immersiva e meno distaccata dal punto di vista emotivo. L’approccio visivo si integra così con il tono narrativo, alimentando la sospensione tra immaginazione e concretezza.

Un tempo sospeso tra memoria e possibilità

RIP si muove lungo una linea narrativa che attraversa epoche, ambientazioni e generi. Al centro resta una domanda che accompagna tutto il film: come si vive quando si ha coscienza della fine? Il protagonista si trova a dover scegliere se restare ancorato alla distanza protettiva che si è costruito o affrontare un cambiamento.


Il lungometraggio propone un’esplorazione della possibilità di ricominciare. Non una rinascita miracolosa, ma un movimento interiore, un cambio di prospettiva. I fantasmi non offrono risposte, ma pongono domande. In questo spazio incerto si sviluppa il nucleo del racconto.


Disclaimer

Questo testo è stato redatto sulla base di informazioni e note di regia condivise dalla produzione, supportate dalla visione di interviste e materiali promozionali, ma senza avere visto il film. In alcun modo, quindi, questa presentazione di RIP può essere intesa come una recensione o una critica cinematografica.

Autore

Redazione

Questo è il luogo in cui si cucinano i servizi principali del sito filmtv.it come le nuove schede di film e serie tv che entrano nel database, i testi e i dati con cui si presentano i nuovi film della settimana, i risultati del box office del lunedì, i calendari del prossimamente e, naturalmente, gli articoli con cui presentiamo film e serie nelle nuove categorie "Film anteprima", "Pop Film" e "Tv Show". Redazione è, in sostanza, il centro operativo di filmtv.it e il punto di raccordo con il settimanale Film Tv.

Filmografia

locandina Rip

Rip

Commedia - Italia 2025 - durata 97’

Regia: Alessandro D'Ambrosi, Santa De Santis

Con Augusto Fornari, Valerio Morigi, Giulia Michelini, Nina Pons, Maurizio Bousso, Caterina Gabanella

Al cinema: Uscita in Italia il 23/10/2025