Ho sempre amato Woody. Il suo cinema ironico ed intelligente mi e' sempre interessato, mi e' sempre stato affine. Ed e' per me fortemente terapeutico. Mi ha aiutato veramente a crescere. In verita' il mio "primo incontro" in sala con lui non fu dei piu' felici ("Una commedia sexy...") comunque da allora non ho piu' perso un suo solo film. Il suo ultimo "Cassandra's Dream", presentato come di consueto fuori concorso all'ultimo Festival di Venezia, sembra non aver riscosso in generale grande successo di critica. E pare che anche l'amata/odiata coppia di protagonisti, formata da Colin Farrel e Ewan Mc Gregor (hanno un numero elevato tanto di ammiratori quanto di "detrattori", volendo usare un eufemismo) non abbia contribuito alla riuscita del film. Alla sua uscita in sala manca ancora parecchio, esprimero' una mia opinione ovviamente piu' avanti quando verra' distribuito (pare Gennaio 2008). Non mi piace pero' in generale la cattiveria di certi giudizi di parte della critica, ufficiale o meno, nei confronti, non solo del suo ultimo lavoro, ma di gran parte della sua ultima produzione. Il sarcasmo, dovrebbe esser risaputo (per natura sempre poco costruttivo, ma non tutti sanno usare finemente l'ironia come il mio caro Woody) non porta mai da nessuna parte. L'equazione che viene spesso usata contro il suo cinema, "in fondo e' sempre lo stesso film", non e' corretta in partenza. Quanti grandi Maestri hanno per certi versi "rifatto se stessi" nella loro carriera? Tantissimi, inutile fare nomi. Conta semmai il come. E qui bisogna saper riconoscere, anche per un amante della sua cinematografia come il sottoscritto, che e' vero che Allen non sempre e' apparso all'altezza della sua statura di grande cineasta in alcuni film della sua ultima produzione. Ricordo a tal proposito alcuni insulti... e le molte critiche, di cui solo qualcuna costruttiva, ed altri apprezzamenti ..."poco gentili" ...che ricevetti ai tempi della mia piccola recensione (negativa) di "Scoop"...Che pure concludevo con le amorevoli parole "caro Woody ci vediamo alla prossima"... Ma non basto' evidentemente. E' un fatto oramai assodato (e non un opinione) che gran parte dei suoi film piu' importanti (alcuni sono per me, veri capolavori, termine di cui spesso si abusa, ma strettamente calzante per i vari "Io & Annie", "Manhattan" e "Zelig") sono stati fatti da Allen tra la fine degli anni '70 e la fine degli '80. Lo stesso Allen ricorda con piacere, e sempre con smisurata modestia, come "i suoi migliori", proprio alcuni film di questo starordinario periodo creativo. Ora le cose non stanno piu' oggettivamente cosi', perche' alcuni suoi soggetti sono effettivamente piu' esili . Cosi' come la sua abilita', nello sfornare battute e nel creare personaggi, risulta meno brillante. Ma e' normale. Non si puo' fare film "enormi" ad ogni occasione. E Allen e' inoltre assai prolifico, si sa. Forse troppo. Ma non e' il caso di esagerare, e di usare certi toni, nei suoi confronti. Nella filmografia di ogni grande cineasta ci son film "minori", meno riusciti. Allen insomma, fuor di metafora, non e' come lo dipinge qualcuno, un vecchio rincitrullito completamente privo di idee. Bisognerebbe sempre tenere a mente la metafora del bravo e sempre onesto Morando Morandini, che saggiamente ricordava a suo tempo come i critici in fondo, non sono che dei "parassiti" che vivono sul lavoro altrui...Ci vorrebbe dunque, come sempre, maggiore umilta', serenita' e serieta' nell'esprimere i propri giudizi. Come anche maggior rispetto. Anche nell'accettare i pareri contrari altrui. Ora, concludere questa mia piccola difesa di Woody, parlarndo dei suoi film migliori o comunque di quelli personalmente piu' amati (l'ultimo mio grande amore e' stato "Match Point"), sarebbe sin troppo semplice. Ed e' gia' stato fatto. Forse e' piu' interessante e stimolante indicare quelli che reputo come meno riusciti. Per scrittura e costruzione dei persnaggi. Sempre con la consapevolezza, per quanto mi riguarda, che stiamo parlando di uno dei piu' grandi narratori cinematografici di sempre. E che in ogni suo film, c'e' piu' di uno spunto interessante. Che anche il suo peggior film, vale comunque molto di piu' della maggiorparte delle sciocchezze che vengono prodotte ovunque ogni anno. E spero sinceramente che sara' cosi' anche per "Cassandra's Dream" e i suoi prossimi lavori. E questo indipendentemente dal fatto che del cast fara' parte o meno Scarlett Johansson...A certa stampa (e ovviamente certo pubblico) sembra infatti interessi solo questo...Non il film, ma solo lei, ora "etichettata" ...come la sua "nuova musa". Non si va oltre un approfondimento di questo tipo...(Prima sapevano solo dire che era la "nuova Diva"... facciamocene una ragione, c'e' di peggio nella vita). Ovviamente sappiamo che non e' cosi', come detto anche recentemente da Allen. Perche' seriamente parlando, e' fuori luogo fare confronti con il rapporto che Allen aveva con la Keaton piuttosto che con la Farrow. Semplicemente ad Allen piace come attrice (e a chi non piace ...ah gia'.. ora ricordo...essendo una "fanciulla di grande fascino", una "gran gnocca", come direbbe qualcun altro...deve "interessare" solo per quello, anzi essendo "bona", e' .... "impossibile" ... che sia anche brava...Insomma e' sempre la stessa storia, ne sanno qualcosa anche gli uomini...da Newman a Redford, da Cruise a Pitt...dunque tristemente niente di nuovo) e di conseguenza cerca di averla nei suoi film. E questo a prescindere ( come diceva Toto') delle sue "labbra carnose"...perche' a lui, piacciono quelle brave di attrici, Woody si sa , e' un tipo strano...Ma ricordando il motto di Al Pacino in "Donnie Brasco"..."che VE lo dico a fare" !