Regia di Terry Gilliam vedi scheda film
Durante l’assedio della città da parte dei turchi, in un teatro una compagnia sta recitando "Le avventure del barone di Munchausen", quando ad un certo punto vengono interrotti dal vero barone che comincia ad rievocare le sue vere avventure…
Tratto dai racconti di Rudolf Erich Raspe, Gilliam scrive e dirige uno dei suoi film più bizzarri, in un divertissement inno alla fantasia.
La messa in scena è in puro “stile Gilliam”, barrocca, capace, come solo lui sa fare, di rendere il "pacchiano" e bizzarro efficace a livello estetico, come già visto tre anni prima (1985) in “Brazil”, che storicizzato rimane l’apice della sua carriera
A differenza di quest’ultimo, che trova nel distopico una critica alla società burocratica che aliena l’uomo in chiave "cupa" e cyberpunk, ne "le avventure del barone di Munchausen" vi è un simile dualismo tra la fantasia e la ragione, ma trattata in chiave più leggera, fiabesca, differenza poi netta nei finali: Brazil spietato mentre questo a lieto fine.
Gli attori recitano sopra le righe in linea con i loro personaggi e le scenografie, così come i protagonisti, sono variegate e caricaturali al massimo, forse più che in qualsiasi altro film d Gilliam.
La narrazione,a parte qualche momento di stanca, procede bene, efficace nei suoi espedienti, sia di forma che di sostanza, che si unisce perfettamente all'estetica rafforzata dall'ottima fotografia
Una fiaba grottesca che diverte e risveglia la fantasia ecclisando la logica e la ragione.
Voto:8
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta