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È solo la fine del mondo

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Regia di Xavier Dolan

Con Marion Cotillard, Léa Seydoux, Vincent Cassel, Nathalie Baye, Gaspard Ulliel Vedi cast completo

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Trama

Dopo dodici anni di assenza, uno scrittore torna nel suo paese natale per annunciare alla famiglia la sua morte imminente. Ne conseguirà una riunione di famiglia in cui ci si professerà amore attraverso i soliti litigi, e in cui i risentimenti parleranno, pur non volendo, a nome delle incertezze e della solitudine.

Approfondimento

È SOLO LA FINE DEL MONDO: DA UNA RAPPRESENTAZIONE TEATRALE DI LAGARCE

Diretto, sceneggiato e montato da Xavier Dolan, È solo la fine del mondo riadatta una rappresentazione teatrale di Jean-Luc Lagarce per raccontare la storia di Louis, uno scrittore che dopo 12 anni di assenza torna al villaggio natale per annunciare alla sua famiglia la sua morte oramai prossima. Rimproveri e rancori si susseguono nel corso di un pomeriggio, in cui lotte e faide tra i familiari si snodano attraverso diatribe alimentate dalla solitudine e dal dubbio.

Con la direzione della fotografia di André Turpin, le scenografie di Colombe Raby e le musiche di Gabriel Yared, #È solo la fine del mondo viene così presentato dal regista in occasione della partecipazione del film in concorso al Festival di Cannes 2016: «Sarà stato il 2010 o il 2011, non ricordo. Ma poco dopo J'ai tué ma mère ero con Anne Dorval, seduto al bancone della sua cucina, dove di solito passiamo tutto il tempo a parlare, riguardare foto o stare in silenzio. In quell'occasione mi ha raccontato di una pièce straordinaria che aveva avuto la fortuna di interpretare intorno all'anno 2000. Mi ha detto che mai aveva portato in scena un'opera pensata e scritta con un linguaggio di tale particolare intensità. Era convinta che dovevo assolutamente leggere il testo, che aveva conservato nel suo ufficio con tutte le annotazioni di dieci anni prima: note, posizioni di scena e altri dettagli scritti a margine.

Ho portato con me il testo stampato su carta di grande formato. La lettura si preannunciava esigente. Certo, non è stato proprio il colpo di fulmine che Anne mi aveva preannunciato. A essere onesto, ho provato sentimenti opposti, una sorta di disinteresse e forse avversione per il linguaggio. Guardavo la storia e i personaggi con un certo blocco intellettuale che mi ha impedito di amare la pièce tanto decantata dalla mia amica. Probabilmente ero troppo impaziente di rimettermi a lavorare a un nuovo progetto o troppo impegnato con altro per rendermi conto della profondità del testo a una prima lettura. Ho messo il testo da parte e non ne ho mai più parlato con Anne.

Dopo Mommy, ben quattro anni dopo la prima lettura, ho ripensato a quel testo con la copertina blu che avevo riposto in biblioteca sul ripiano in alto. Era così grande che superava di gran lunga gli altri libri e documenti tra cui stava quasi a testa alta, come se sapesse di non poter essere dimenticato a tempo indeterminato. All'inizio di quell'estate, l'ho ripreso in mano e riletto o forse letto per davvero per la prima volta. A pagina 6 sapevo già che sarebbe stato il mio prossimo film. Ne ho capito finalmente le parole, le emozioni, i silenzi, le esitazioni, i nervosismi e le imperfezioni dei personaggi. In mia difesa posso dire che quattro anni prima non sono riuscito a capire il lavoro di Jean-Luc Lagarce.

Il tempo aiuta a capire le cose. Anne, come sempre o quasi, aveva ragione».

Trailer

Commenti (10) vedi tutti

  • Un modo non convenzionale di trattare rapporti famigliari tesi, di cui si scoprono le ragioni, o meglio ce le fa intuire, attraverso i dialoghi e silenzi. A mio parere, spesso le situazioni sono troppo forzate e per certi versi inconcludenti.

    commento di iro
  • IL TRIONFO DELL'INCOMUNICABILITA'... UN QUADRO FAMILIARE DI TENSIONI, INCOMPRENSIONI, SOLITUDINI E MALESSERI ASSAI BEN DIPINTO ED INCORNICIATO... FILM NOTEVOLE

    commento di DavideKingInk80
  • Louis, apprezzato scrittore, è su un aereo per tornare a casa, ma il suo viaggio è pieno di incognite, come ben si comprende all’inizio del film, quando, su quello stesso aereo, un bimbetto seduto dietro di lui (che gli sorriderà indulgente), gli copre gli occhi con le sue manine, con un gesto pieno di grazia e insieme profondamente significativo.

    leggi la recensione completa di laulilla
  • Resta frustrato il desiderio di comunicazione del protagonista del film che si sente ed è estraneo ai fratelli e alla madre. Film molto coinvolgente sul piano emotivo che riesce nel non facile cómpito di raccontare le relazioni conflittuali familiari in poco più di un'ora.

    commento di almodovariana
  • E' un bellissimo film e Xavier Dolan è inappuntabile, anche con i suoi primi piani che scrutano ogni smorfia ed espressione dei personaggi, totalmente vicino e addosso con l’obiettivo, con questa luce a forte contrasto come a fotografare i contrasti familiari.

    leggi la recensione completa di michemar
  • Impietosa rappresentazione della famiglia, un assemblaggio di persone male assortite che si trovano a vivere insieme non per propria scelta.

    leggi la recensione completa di Springwind
  • Un geniale Dolan!

    leggi la recensione completa di siro17
  • La famiglia: luogo di tutte le disperazioni e di tutte le speranze.

    commento di Marsil_Claritz
  • Xavier Dolan mette in scena personaggi difficili, profondi, appassionati nel suo nuovo film, vincitore del Gran Premio Speciale della Giuria a Cannes, E' solo la fine del mondo.

    leggi la recensione completa di Simna1990
  • Il ritorno a casa come atto dovuto, ma anche desiderato per tentare un commiato più leale dell'addio che fu dodici anni prima, nei confronti di una famiglia che è sempre stata un ostacolo. Ancora famiglie burrascose per un Dolan che pensa allo stile, ma che tuttavia smarrisce completamente la via della genuinità.

    leggi la recensione completa di alan smithee
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Recensioni

La recensione più votata è negativa

EightAndHalf di EightAndHalf
3 stelle

Come una fiera della logorrea, in cui si dice tutto e non si dice niente, arriva il primo film di Xavier Dolan sulla Morte. Inetivabile passaggio, a porre fine a qualunque discorso iniziato coi film precedenti. Desaturato, piatto, (apparentemente) ridotto ai minimi termini: Juste la fin du monde è tutto questo. Un film che si parla addosso e si autoinfligge pericolosamente con la facile… leggi tutto

4 recensioni negative

Recensioni

La recensione più votata delle sufficienti

steno79 di steno79
6 stelle

Nel ritirare il Grand prix a Cannes nel 2016 assegnato con una certa generosità dalla giuria, il regista Xavier Dolan ha citato una frase di Anatole France per cui lui "preferisce la follia delle passioni alla saggezza dell'indifferenza". A mio modesto parere, in questo caso le passioni lo hanno un po' tradito perchè il film è troppo giocato sull'eccesso, rispetto al… leggi tutto

5 recensioni sufficienti

Recensioni

La recensione più votata delle positive

amandagriss di amandagriss
8 stelle

  "Di sere nere  che non c'è tempo, non c'è spazio e mai nessuno capirà puoi rimanere perché fa male, male male da morire senza te"     Ancora una pièce teatrale a fare da fonte d'ispirazione. E ancora una volta il risultato è sorprendente. Ancora una volta struggente.   Xavier Dolan si dimostra assolutamente in… leggi tutto

11 recensioni positive

2021
2021
2020
2020

Recensione

Fabrizio_Giovanardi di Fabrizio_Giovanardi
8 stelle

Una famiglia, un figlio, un annuncio da fare. Elementi semplici che, rimescolati da Dolan, diventano pretesto per un racconto straziante. "è solo la fine del mondo" parla di una riconciliazione familiare impossibile, di rapporti mai creati e di insicurezze. Il rapporto conflittuale fra i personaggi, che dominano sgomitando il loro piccolo palcoscenico, è sviscerato dal regista…

leggi tutto
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2019
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Trasmesso il 18 maggio 2019 su Rsi La1

Recensione

alexio350 di alexio350
5 stelle

Colpito da una malattia terminale, uno scrittore torna nella casa della sua infanzia dove incontrerà la madre, la sorella e il fratello (Vincent Cassel). Questo darà vita a una serie di scontri e incomprensioni, soprattutto per colpa del fratello non molto stabile di mente. Film che si basa quasi interamente su lunghi dialoghi e scambi verbosi, alternando dei momenti più…

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