In un alto grattacielo di Milano, nella zona di Porta Nuova, si trova l'ufficio di Giacomo, un ricco e spregiudicato finanziere che vive di agi e ricchezze. Al suo servizio lavora il fidato maggiordomo Giovanni, appassionato di arti marziali e di filosofia giapponese che, a insaputa del padrone, ha una liason con la caliente cameriera sudamericana Dolores. Aldo, invece, è un venditore abusivo nel mercato rionale, che vive con la burbera e combattiva madre e che nel tempo libero allena una squadra di calcio formata in maggioranza da bambini extracomunitari. Durante una rocambolesca fuga dai vigili urbani, Aldo è investito da Giovanni e Giacomo, che come risarcimento gli propone un lavoro nella sua villa. Oltre allo scompiglio portato dal "povero", Giacomo vede il suo impero andare incontro a un inaspettato tracollo finanziario. Costretto a trovare una sistemazione temporanea, il ricco si trasferisce insieme al maggiordomo in casa di Aldo, prima di sperare nella riuscita di un nuovo progetto.
Note
Affidati all’arrugginito istinto slapstick di Baglio, i gag appaiono rinsecchiti come il suo repertorio fatto ancora di «miiiiinchia» e similari, mentre nelle mani del “collante” Giacomo i tempi comici si dilatano fino al sonno. Tutto è pulito, corretto e bonario, ma se a una commedia, per giunta natalizia, si toglie la risata, davvero non rimane nulla per cui valga la pena pagare. Però il panettone stantio qualcuno se lo mangerà ancora, e ancora ne avanzerà per il prossimo film.
Non si può certo dire che questo sia il migliore del film del trio, ma non è certo da buttare; forse risulta meno ridicolo perché ci sono situazioni drammatiche e più serie
Ennesimo film di Aldo Giovanni e Giacomo di cui si poteva benissimo fare a meno, lontanissimo dalla verve dei primi film e con una trama che più scontata e noiosa non si può
Si ride col contagocce, la comicità è stanca e si affida al solo mestiere del(l’ex) trio prodigio del nostro cinema. Poca inventiva, ma rispetto a alcuni esperimenti obbrobriosi del passato, almeno qui c’è una storia…!
E' vero, la sceneggiatura fa acqua da tutte le parti…L'originalità scarseggia però il cast è buono, a cominciare dalla Lojodice e da Popolizio. Grande mestiere nei tre cabarettisti milanesi per un filmetto piacevole.
Questo film è veramente orribile. Apparte il fatto che per una volta non ci sono molte parolacce, del resto é davvero pessimo. Forse ho riso una volta, due, ma piú perchè ridevano gli altri.
Ne è passata acqua sotto i ponti, e anche della più lercia e nauseabonda, ma a raschiare il fondo del barile si trova sempre il ciuffo di sporcizia più rintanato e puzzolente per non dare mai fine al peggio. Aldo, Giovanni e Giacomo li abbiamo persi tempo fa, quando con Il cosmo sul comò avevano raggiunto l'apice della bassezza e dell'insulso, tanto che non si pensava… leggi tutto
Ormai ho sempre più la convinzione che, ad un certo punto, della carriera di un attore, regista, scrittore o di qualunque persecutore di una qualsivoglia forma di espressione artistica, arriva quel momento di stallo o, nella peggiore delle ipotesi, di inarrestabile discesa. Tutto questo installa nell'ardito spettatore una nota di costante insoddisfazione. Aldo, Giovanni e Giacomo, dopo i… leggi tutto
A discapito di quanto dicono i miei amici e di quanto leggo, non riesco a non dire che questo film non mi è piaciuto.
Ovvio, da un trio come loro ci si aspetta di ridere dal primo all'ultimo minuto, ma la comicità è sempre ottima e apprezzo molto i riferimenti ad altri film come Ajeje o il raffinato per parlare di omosessuali.
Forse la trama lascia un pò a… leggi tutto
La crisi creativa di quel trio che è stato una straordinaria macchina da risate non si arresta , anzi ... Se i loro ultimi film , nonostante tutto , potevano essere ancora vicini alla sufficienza , questo , con tutta la mia buona volontà , è veramente inguardabile ! La sceneggiatura non esiste , le gags ( quali gags ? ) non fanno per niente ridere e persino i tre…
È dura ammettere di aver perso la creatività ma Aldo, Giovanni e Giacomo dovrebbero cominciare a farsi un bell’esame di coscienza (tanto più oggi, dopo il disastro commerciale di Fuga da Reuma park, ma probabilmente a questo punto ci penserà qualcun altro, più in alto).
È vero che con Il ricco, il povero e il maggiordomo provano, almeno…
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Commenti (8) vedi tutti
Non si può certo dire che questo sia il migliore del film del trio, ma non è certo da buttare; forse risulta meno ridicolo perché ci sono situazioni drammatiche e più serie
commento di arwen88Il punto più basso della carriera cinematografica di AG &G ...
leggi la recensione completa di daniele64Veramente brutto. Spiace vederli ridotti così dopo un inizio di carriera promettente.
commento di moviemanUn film che vorrebbe rileggere temi vecchiotti sotto la lente attuale della crisi, e con il sorriso.
leggi la recensione completa di IlGranCinematografoEnnesimo film di Aldo Giovanni e Giacomo di cui si poteva benissimo fare a meno, lontanissimo dalla verve dei primi film e con una trama che più scontata e noiosa non si può
commento di ControventoSi ride col contagocce, la comicità è stanca e si affida al solo mestiere del(l’ex) trio prodigio del nostro cinema. Poca inventiva, ma rispetto a alcuni esperimenti obbrobriosi del passato, almeno qui c’è una storia…!
leggi la recensione completa di scandonianoE' vero, la sceneggiatura fa acqua da tutte le parti…L'originalità scarseggia però il cast è buono, a cominciare dalla Lojodice e da Popolizio. Grande mestiere nei tre cabarettisti milanesi per un filmetto piacevole.
commento di almodovarianaQuesto film è veramente orribile. Apparte il fatto che per una volta non ci sono molte parolacce, del resto é davvero pessimo. Forse ho riso una volta, due, ma piú perchè ridevano gli altri.
commento di asiamontanari