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La signora è stata violentata!

Regia di Vittorio Sindoni vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La signora è stata violentata!

di undying
6 stelle

Commedia sexy girata nel pieno del vivace periodo (metà anni Settanta) in cui il cinema italiano trattava tutti i generi. Opera del raffinato Vittorio Sindoni, autore di alcuni titoli eclatanti ma in netto contrasto con il ponderato contenuto. Ben scritto, diretto e interpretato da un cast in ottima forma, compresi i personaggi secondari.

 

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Roma. Dopo un'abbondante cena, tenuta nella villa dell'ing. Traversi (Carlo Giuffrè), per distrazione, anziché tè, viene servito un infuso di sostanze stupefacenti. Ne consegue una serata animata e fuori controllo, durante la quale la graziosa moglie del Traversi, Pamela (Pamela Tiffin), viene sessualmente posseduta da uno sconosciuto. L'esperienza si rivela traumatica per la coppia, al punto da spingerla a chiedere il supporto di uno psicologo, il dottor Baroni (Leopoldo Trieste), il quale suggerisce a Pamela di identificare, giacendo di nuovo nell'intimità, l'autore della violenza. Gli ospiti maschili, la sera del fattaccio, erano quattro conoscenti: padre O'Connor (Enrico Montesano), il presidente della compagnia per cui lavora Traversi - Parini (Gigi Ballista) -, il professor Valenti (Giuseppe Maffioli) e il diplomatico indiano Samai (Kalam Shamsuddin). Controvoglia, Traversi cerca quindi di spingere tra le braccia della moglie uno ad uno i quattro sospettati. Emerge che Parini è un impotente masochista, mutilato ai genitali dall'esplosione di una bomba durante la guerra; Samai è un omosessuale; il professor Valenti un puttaniere affetto da ejaculatio praecox. Ottenuta la dispensa da parte del vescovo (Luciano Salce), la prova spetta anche a padre O'Connor, ma la situazione precipita quando Traversi scopre che quella sera altri individui erano entrati in casa: il fattorino Palla (Ninetto Davoli) e il portiere Tommasino (Gino Pagnani). Ormai sull'orlo della follia, Traversi viene rinchiuso in una clinica per malati di mente, dalla quale riesce fortunosamente a fuggire. Dopo l'inevitabile divorzio, si trasferisce ad Amsterdam ma, nonostante l'intenzione di dimenticare, scopre in un sexy-shop la rivista Voyeurisme, nella quale sono pubblicate le foto (in un articolo dal significativo titolo di "Sodomy in Rome"), scattate quella stessa notte, di Pamela in compagnia di un uomo. Tornato a Roma, individua la posizione da cui sono state effettuate e risale al fotografo (Franco Fabrizi), al quale chiede di poter acquistare le copie originali. Scopre così che, quella vivace nottata, a fare sesso con la moglie era... lui stesso. Più tardi, però, il fotografo si presenta da padre O'Connor, per vendergli differenti fotografie che lo ritraggono in compagnia "intima" di Pamela.

 

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La signora è stata violentata!: Pamela Tiffin 

 

Divertente commedia, sviluppata sulla base di una storia scritta dallo stesso regista, ben adattata in sceneggiatura con la collaborazione di Ghigo De Chiara. Sindoni punta l'attenzione sull'ipocrisia di una famiglia borghese, alla deriva come le istituzioni che la circondano: infatti Samai (un politico), Parini (un potente industriale), O'Connor e il vescovo (due religiosi) sono responsabili, al pari della moglie intimamente "ninfomane", del tradimento. I vari soggetti, coinvolti nello scandalo, cercano di nascondere una realtà scomoda per chi sostiene valori reazionari, che non sorprende invece il più sincero volgo, rappresentato in particolar modo dal fattorino, dal portiere o dai personaggi secondari tipo gli infermieri del manicomio. Il titolo allude a un tema scabroso, ma Sindoni ruota attorno all'erotismo senza mai addentrarsi nelle dinamiche proprie del sesso e senza eccedere con scene di nudo. Il film è infatti molto contenuto sotto questo aspetto, mentre appare estremamente dettagliato sul versante ironico, rappresentato egregiamente dagli ottimi testi e dalla presenza di un cast artistico molto ben selezionato, persino nelle parti di contorno e marginali (Franco Fabrizi, Leopoldo Trieste - psicologo con inattesi tic alla Alfonso Tomas -, Ninetto Davoli,  Dominique Boschero, Gigi Ballista, Gino Pagnani, Enzo Robutti e il sempre esilarante, altrimenti ottimo regista, Luciano Salce). Ne esce un'elegante, a tratti spiazzante e addirittura con risvolto whodunit (ossia coinvolgendo lo spettatore, nel tentativo di dare un volto al violentatore), pellicola vivace e dotata di ritmo, in grado di strappare spontanei sorrisi senza ricorrere invece a più semplici tentativi di sollecitazione erotica (e sarebbe stato semplice, essendo protagonista una bellissima Pamela Tiffin) o a un tipo di ironia grezza e banale. Sindoni, sulla scena come cineasta a partire dal 1968 (debutta con il curioso giallo Omicidio per vocazione), sino ad anni recenti (Abbraccialo per me è del 2016), ha attraversato un lungo periodo del cinema italiano limitando l'attività a poche regie (41, comprese quelle di alcune serie televisive), perlopiù molto curate. Poco apprezzato a livello critico durante gli anni Settanta, ha invece dato il meglio esprimendosi con garbo e in maniera intelligente proprio in quel periodo, in particolar modo ad inizio carriera, tra il 1974 e il 1976, girando assieme a Walter Chiari una curiosa trilogia (Amore mio non farmi maleSon tornate a fiorire le rosePer amore di Cesarina) e il sottovalutato, a torto, Perdutamente tuo... mi firmo Macaluso Carmelo fu Giuseppe (1976). Un talento incompreso da (ri)scoprire e rivalutare, per la sua non comune capacità di trattare, con buoni risultati, temi rilevanti in chiave ironica, senza essere mai stato distratto, durante la lavorazione, da fuorvianti ambizioni artistiche o da spocchioso snobismo autoriale.

 

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Critica 

 

"Prima commedia con punte sexy per Vittorio Sindoni, che veniva da un cinema impegnato, anche se con vaghe punte di divertimento. Il successo del film, prodotto inoltre da Roel Boes - alias Glen Saxon, già star di spaghetti western e del Kriminal di Umberto Lenzi - dette modo a Sindoni di dar vita a una piccola serie di commedie garbate sul sesso, che porterà avanti fino alla fine degli anni '70. A Pamela Tiffin piaceva lavorare con Vittorio Sindoni, spiega Tom Lisanti nella biografia dell'attrice (Pamela Tiffin,  Hollywood to Rome, 1961-1974). Forse perché il regista le mette una parrucca rossa in testa e per le scene di nudo la fa controfigurare. Enrico Montesano, come si legge in un articolo intitolato 'Montesano esorcista della bella Pamela' (Il Messaggero, 16 settembre 1973), riuscì a girare questo film solo dopo aver rotto il contratto che aveva con Dino De Laurentiis, che lo obbligava a lavorare in coppia con Alighiero Noschese. Ci fu una causa e poi un accomodamento. per il Vice de Il Messaggero: 'Raggiunge spesso il suo scopo, che è quello di far ridere lo spettatore. Ciò grazie anche alla disinvolta regia di Vittorio Sindoni e al brio degli interpreti'.

'Il film, benché appesantito da un certo erotismo gratuito, si presenta divertente per questa sua, diciamo così, dimensione assurda; riuscite ad immaginare voi un marito italiano, per quanto aperto possa essere, che aiuta la moglie a girare i letti dei suoi amici? Fra gli interpreti si deve segnalare la presenza di Enrico Montesano, un eccezionale comico che aspetta ancora di essere adeguatamente lanciato nel cinema', scrive La Sicilia.

Il film non piacque ai critici, ma fece molti soldi, 894 milioni di lire. Girato a Roma, a Amsterdam, in interni alla Dear. Frase di lancio: 'Un turbine di risate e di divertimento'."

(Marco Giusti) [1]

 

background

La signora è stata violentata!: Enrico Montesano 

 

Citazioni 

 

"Un caso delicato, piuttosto insolito direi. Vedo, dalla scrupolosa documentazione scientifica. La chiesa è molto sensibile alle istanze della scienza, tuttavia la scienza ammette raramente che esiste anche una terapia che si chiama preghiera. (...) Il diavolo, come suol dirsi, ci ha messo la coda... e non soltanto la coda, vero?" (...)

(Il rapporto tra O'Connor e Pamela) è concesso, "sed interposito lino" (ovvero se una tela viene posta tra i due corpi, durante la congiunzione, per evitare i contatti).

(Il vescovo/Luciano Salce)

 

"C'era un ospite, quella sera, in casa dell'ing. Traversi. Un ospite, del quale nessuno di voi si è reso conto: il diavolo. C'era il diavolo. Ricorda San Prudenziano (1027 - 1115)? San Prudenziano dice che il demonio può, a volte, incarnarsi in una creatura umana. Santa Merentina (1127) dice di avere visto il demonio, incarnato nelle fattezze di un giovane bellissimo. Quindi dobbiamo stare molto attenti a Belzebù. Ricordiamoci che Belzebù corrompe e scotta."

(Il vescovo/Luciano Salce)

 

"Attraverso la fustigazione provo piaceri maggiori del sesso... mia moglie, picchia splendidamente."

(Parini/Gigi Ballista) 

 

"È quello nuovo questo qua: s'è fissato che non trova nessuno che gle s'incarca la moglie. Poveraccio... tutta 'sta smania di diventar cornuto. 

(Rivolgendosi al Traversi) Abbi pazienza: vedrai che bel paio de corna!"

(Infermiere del manicomio)

 

Il fotografo (Franco Fabrizi) cerca le foto da consegnare a Traversi, sfogliando l'indice alla lettera D. Tra gli scandali archiviati, documentati fotograficamente, sono presenti quelli di:

- Democristiani

- Deputati

- Dame di compagnia

- Depravati 

 

"Sveglia, sveglia! Stanotte non si dorme. Lo spettacolo è gratuito, ci esibiremo a richiesta del pubblico. Sveglia, sveglia! Eseguiremo, su questo tappeto, schifezze mai viste, numeri erotici straordinari: raffinatezze indiane, brutalità marocchine, ghiottonerie polinesi, perversioni colinesiane. Sodoma e Gomorra: prossimamente su questo schermo..."

(Traversi)

 

locandina

La signora è stata violentata! (1973): locandina

 

Visto censura [2]

 

La signora è stata violentata! ottiene nulla osta (n. 63695) in data 18 dicembre 1973, solo dopo che la distribuzione si è resa disponibile ad effettuare i seguenti tagli di pellicola (metri 34,50):

 

1) eliminazione della scena del rapporto tra l'ing. Traversi e Viviana, in macchina (m. 28,50);


2) alleggerimento della scena in cui l'ing. Traversi e la moglie tentano di riprendere i rapporti sessuali (m.3);


3) alleggerimento della scene finale in cui l'ing. Traversi e la moglie riprendono i rapporti sessuali (m. 3);

 

Dal verbale allegato al n.o.:
"Constatato che i tagli sono stati effettuati come sopra descritti - per complessivi metri 34,50, che vengono requisiti - esprime parere favorevole (...) con il divieto per i minori degli anni 14 in considerazione dei nudi femminili, nonchè delle situazioni erotiche che vengono rappresentate, le quali, pur non offendendo il comune senso del pudore, possono turbare la particolare sensibilità dei predetti minori."

 

Metri di pellicola accertati: 2855 (104', in proiezione cinematografica).

 

 

In occasione di una nuova distribuzione (probabilmente televisiva), ma con ulteriori tagli per 157 metri di pellicola, il 7 maggio 1993 viene assegnato al film nuovo v.c. (n. 88449), con ulteriore derubricazione, senza cioè più limiti d'età alla proiezione in pubblico.

 

Metri di pellicola accertati: 2698 (98'30", in proiezione cinematografica).

 

 

NOTE

 

[1] "Dizionario stracult della commedia sexy" (Bloodbuster), pag. 424-425.

 

[2] Dal sito "Italia Taglia".

 

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"Un tal uomo nasce e si sviluppa unicamente per prender moglie e, ammogliatosi, immediatamente si trasforma in un accessorio della moglie, perfin nel caso in cui gli accadesse di avere un suo proprio, incontestabile carattere. Principale connotato di un tal marito è il noto ornamento. Non essere cornuto egli non può, esattamente come il sole non può non risplendere; ma egli di questo non soltanto non sa mai nulla, ma non può nemmeno mai venir a sapere per le leggi stesse della natura."

(Fëdor Dostoevskij)

 

F.P. 23/10/2022 - Versione visionata in lingua italiana - Registrazione TV Iris, del 24/03/2013 (durata: 93'58")

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