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Giovane e bella

Regia di François Ozon vedi scheda film

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La recensione su Giovane e bella

di mahleriano
8 stelle

Questo film ha qualcosa in comune con quello di Kechiche, la vita di Adele. Entrambi hanno un inizio simile (un'adolescente che consuma senza convinzione il suo primo rapporto) e una scena a metà film (un ballo liberatorio). Entrambi discutono di testi letterari a scuola. Ed entrambi condividono inoltre l'onestà intellettuale da parte dei registi nel mostrare le diverse esperienze di vita delle protagoniste, molto distanti fra loro. Ma mentre il film di Kechiche mi ha coinvolto abbastanza poco e a distanza di tempo confermo tutte le mie riserve nonostante l'indubbia bravura del regista, questo l'ho trovato ben più interessante. Intanto per la recitazione volutamente algida della protagonista, bravissima, che bene rende i turbamenti dell'adolescenza, le sue ribellioni e l'incapacità di capire cosa stia cambiando dentro, e poi per la tematica assolutamente attuale e ben preoccupante, se si pensa alle storie recentissime di prostituzione minorile riportate nelle cronache di questi stessi giorni. Un personaggio vivo e intelligente quello di Isabelle, e quindi non classificabile facilmente per la strada scelta, aprendo così immediatamente una serie di domande allo spettatore. Interessante il rapporto madre figlia, interessante che ogni personaggio non abbia mai un contorno netto (la madre che ha il suo segreto, il patrigno che sembra quasi accettare le provocazioni di una cresciuta Isabelle, Isabelle stessa, cresciuta troppo in fretta da una parte ma in fondo ancora in parte innocente). Ogni personaggio mostra sé stesso e il suo doppio. Interessante le problematiche che un uso non sufficientemente controllato di internet da parte dei genitori può far scaturire: credo si possa anche scorgere una riflessione su quanto una generazione sia realmente rimasta indietro sottovalutando sia le potenzialità positive che quelle negative di questo magnifico strumento. Tutto ciò rende vitale e coinvolgente il film, nutrito in molti punti anche da una non indifferente ironia che non guasta mai, senza contare che una scena finale recitata da una magnifica Charlotte Rampling restituisce un tocco di umanità profonda e toccante a tutta la storia. Bel film senza riserva alcuna.

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