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Joe

Regia di David Gordon Green vedi scheda film

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La recensione su Joe

di Furetto60
6 stelle

Discreto dramma, ambientato nella rurale provincia americana. Buona, finalmente la prova attoriale di Nicholas Cage

Gary Jones è un esuberante ragazzino di quindici anni, che vive in una dimensione familiare degradata e violenta, dominata da un padre autoritario, alcolizzato e frustrato, uno dei personaggi più sgradevoli del film, spesso ritratto con le mani nei bidoni della spazzatura, alla ricerca disperata di qualche bottiglia ancora piena,'incarnazione dell'abiezione, un uomo allo stato animale che maltratta sistematicamente lui e la madre, mentre la sorella è chiusa in un malsano silenzio, carico di apatia e odio. Costretti spesso a cambiare residenza,, per le intemperanze del genitore, durante questo peregrinare si ritrovano in una cittadina del Texas, dove alla ricerca di un’occupazione, si imbattono in Joe, alias Nicholas Cage, che è il classico duro che gestisce con bonaria autorevolezza una squadra di taglialegna piuttosto ambigua e legata a speculatori, per avvelenare gli alberi più fragili e consentirne cosi un più facile abbattimento. Joe vive a modo suo, libero da regole, a volte violento, sgarbato e sempre attaccato alla bottiglia o alla sigaretta, in un inesorabile percorso autodistruttivo. La sua vita scorre monotona e senza speranze, tra casa e lavoro e come svaghi, un supermarket, giusto per scambiare qualche battuta con il vecchio al bancone, e un bordello. Le sue attività quotidiane, fanno intuire scorci di un matrimonio fallito, di figli abbandonati e di relazioni più bestiali che romantiche. Quando torna a casa dal lavoro, l'unico ad accoglierlo è il suo cane, chiassoso e sempre legato alla catena. Joe assume all’inizio sia Gary che il padre,  ma poi è costretto a licenziare quest'ultimo, decisamente inaffidabile. Joe non è uno stinco di santo, è un ex galeotto, ma ha un'indole generosa e non sopporta le ingiustizie, ha un carattere ombroso e collerico, ma sostanzialmente giudizioso e umano, Gary in lui riscopre la saggezza e l’affetto che gli sono stati negati dal genitore. I due, accomunati da una vita difficile stringono un atipico legame. Nell'America rurale, dove gli abitanti sembrano costretti a convivere con la parte più sinistra del proprio animo, due esseri umani, perdenti ma non rassegnati, s’incontrano, si capiscono e cercano insieme di uscire dal buio interiore. Nel frattempo il padre di Gary, completamente fuori controllo, è in preda ad una furiosa escalation di follia criminale, che culmina nel tentativo di concedere la figlia, costringendola a prostituirsi. La misura è colma, Gary interviene energicamente, per evitare lo stupro, aiutato da Joe, in un finale tragico ma al contempo venato da un briciola di ottimismo. Trasposizione del romanzo omonimo di Larry Brown, Robusto e teso dramma rurale ambientato in una parte selvaggia e povera dell'America. I caratteri dei personaggi sono scolpiti, i cattivi sono veramente cattivi, i buoni fanno fatica ad esserlo, in una realtà di estremo degrado morale, umano e sociale. Il riscatto di un eroe negativo, trova la sua ragione di essere nel profondo legame che instaura con un adolescente, al quale concede ben più di una semplice solidarietà ed amicizia. La storia indulge molto nel mostrarci realtà disastrate, male di vivere, di vario genere, brutti ceffi,in definitiva una bella galleria di personaggi negativi. Una dolorosa e sordida vetrina dell’America più arretrata e misera.Efficaci e incisive, le metafore sulla morte e la ricrescita della natura, saldamente legata all'arco di crescita e caduta dell'Uomo. Nicolas Cage, Qui è un vero boscaiolo, robusto, ha fatto palestra per prepararsi al ruolo, burbero,violento. Ma infine lascia emergere  il suo lato eroico. Non male

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