La recensione su King of Pop - La vera storia di Michael Jackson

di Lina

5 stelle

Lungometraggio biografico abbastanza fedele e pedante nella ricostruzione della vita di Michael Jackson, ma non adeguatamente efficace nella capacità di emozionare gli spettatori. Pur non essendo il solito documentario, ma un film vero e proprio, non riesce a convincere del tutto. Lo stile è televisivo, la recitazione è di medio livello - Flex Alexander in modo particolare non offre una malvagia interpretazione del re del pop, solo che non è fisicamente davvero simile a lui (troppo scuro e con lineamenti non proprio delicati come quelli di Michael Jackson) - le musiche e le coreografie dei balletti vengono solo abbozzate (ma va bene così, non doveva di certo essere nè un film musicale nè un lungo videoclip tipo il Moonwalker), ma il vero problema è che lo stile strutturale della sceneggiatura è superficiale. Non che siano stati trascurati momenti importanti della vita del cantante o che i dialoghi siano stati scritti male, solo che forse proprio per la smania di non ignorare nulla, si ha la sensazione di assistere ad un minestrone che non approfondisce a dovere nessuno dei suoi elementi, fatti o argomenti. Il film infatti sembra un collage di sequenze tutte della stessa durata e scarsa intensità che scorrono una per volta troppo rapidamente perchè possano riuscire ad emozionare o ad essere gustate in appieno. Comunque forse non era possibile fare di meglio perchè in fondo, la vita di Michael Jackson è stata stracolma di eventi meritevoli di essere ricordati e raccontati e quindi, per approfondire bene un fatto, si correva il rischio di trascurarne del tutto un altro...

La trama abbraccia così i tratti biografici più rilevanti del re del pop: dal suo difficile rapporto col padre, alla sua ascesa al successo con i Jackson Five; dai suoi primi concerti ai suoi primi problemi di salute (un'ustione alla testa, il progressivo sbiancamento della pelle dovuto alla vitiligine ecc.); dagli scandali (le accuse di pedofilia) ai matrimoni e dai figli ai suoi atteggiamenti sempre più controversi che gli hanno causato un calo della popolarità spingendolo a crogiolarsi nella sua solitudine. Jackson infatti viveva in un mondo tutto suo in cui non sentiva il bisogno di crescere, proprio come faceva Peter Pan nell'isola che non c'è...