Regia di Guillem Morales vedi scheda film
Felix (Andoni Gracia) è un giovane architetto che vive in una grande casa da lui ristrutturata; fino a poco tempo prima ci abitava con la fidanzata Vera (Monica Lopez). Questa inspiegabilmente lo ha abbandonato, adducendo il motivo che in una casa grande è difficile stare sempre insieme; i due ex amanti - comunque - sono sempre in contatto tra di loro e spesso si fanno visita l'uno con l'altro. Una notte uno sconosciuto bussa alla porta della casa di Felix chiedendo di poter fare una telefonata; il visitatore improvvisamente sparisce dalla vista del giovane e questo dopo averlo cercato per tutta la casa, inizia a convincersi dal fatto che un estraneo abiti di nascosto nel suo appartamento. Segnali di presenza, rumori, scricchiolii, uno strano incidente occorso alla vicina di casa portano sempre di più Felix verso uno stato paranoico; i suoi sospetti si riveleranno veri, trova l'intruso, gli spara e - preso dal panico - fugge, rinchiudendo l'indesiderato ospite all'interno della casa. Dopo una notte passata a dormire in auto, un incontro casuale lo porta presso una casa molto simile alla sua, abitata da Claudia (interpretata sempre da Monica Lopez): una donna immobilizzata su una sedia a rotelle, anch'essa di recente abbandonata dal marito. Non sapendo cosa fare ed essendo stranamente affascinato dalla donna, Felix si introduce di nascosto in casa di lei, dando inizio così ad un nuovo ciclo di "doppio abitante", ma stavolta a ruoli invertiti!
Strabiliante opera prima spagnola. Il regista Guillem Morales ci regala uno dei più grandi, calzanti, pertinenti, folgoranti omaggi fatti ad Hitchcock che siano mai stati confezionati nella storia del cinema. Gli argomenti cari al maestro del brivido come il tema del doppio, il voyeurismo, il transfert della colpa, la parentesi semi-comica, ma anche il voler mettere il dettaglio trascurabile (attenzione al documentario sugli uccelli che Felix guarda in Tv), ne "El habitante incierto" vengono inseriti tutti al momento giusto. Attenzione il film non è solo un "esercizio di stile", il regista-sceneggiatore vi mette anche "farina del suo sacco". Il finale non è esente da pecche ma lo si può perdonare abbondantemente. Volendo vi si potrebbero trovare anche analogie con "Ferro 3" di Kim Ki Duk, con l'eccezione che i fantasmi o persone vere che agitano la mente di Felix, stavolta pesano maledettamente!
Rimanendo su Hitchcock, ovviamente i titoli di testa ricordano quelli di Saul Bass, mentre la colonna sonora ricorda la musica di Bernard Herrmann.
Degne di nota le interpretazioni dei due protagonisti Andoni Gracia e Monica Lopez; quest'ultima impegnata in due parti. Del film sono disponibili i sottotitoli in italiano; se volete un assaggio della maestria di Guillem Morales, domani esce al cinema la sua seconda fatica: "Con gli occhi dell'assassino" (Los ojos de Julia); altro thriller niente male, ma sicuramente inferiore a quello da me opinionato.
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