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Un crimine

Regia di Manuel Pradal vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Un crimine

di Utente rimosso (LGiulia)
7 stelle

"A Crime" non può certo essere annoverato fra i capolavori del genere noir, ma sicuramente merita un apprezzamento.

In una fredda e distaccata NYC si sviluppa l'angoscia e l'ossessione della vita di Vincent, Alice e Roger. Il gelo della metropoli sembra essersi impossessato dell'anima dei tre protagonisti: Vincent è bloccato dalla rabbia per la morte della moglie, Alice è pronta a tutto per conquistare l'uomo che ama, Roger è vittima di sé stesso e della sua vuota esistenza. Amore ed erotismo sfumano, tanto che diventa assolutamente impercettibile la distanza fra essi: Alice ama Vincent, ma al contempo si lega a Roger nonostante la loro frequentazione sia unicamente strumentale al fine di conquistare l'amore di Vincent. Il fulcro della storia diviene pertanto Alice (Emmanuelle Béart), una donna problematica, sola e ossessionata dalla necessità di essere amata. Vincent (Norman Reedus) ruota intorno a Alice, in quanto è la di lei ossessione, e ad Alice si lega per vuoto e, in un certo senso, gratitudine, in quanto la donna lo ha liberato dalla frenetica ricerca dell'assassino della moglie. Roger (Harvey Keitel) è bloccato nella sua immane solitudine e il legame malato che si crea con Alice sarà l'unica cosa che anima la sua vita, tanto che anche alla luce della verità dei fatti egli sceglie di perpetuare la relazione con la giovane donna, nonostante ciò risulti una fatale perversione. Il boomerang lanciato da Roger diviene filo conduttore all'interno di questa pellicola in cui trionfa non la giustizia, bensì la personale vendetta, e in cui il male torna indietro catturando in una violenta spirale le anime di tutti i protagonisti.

 

 

Non nego che la forza di questo film risieda proprio in quel senso di angoscia e precarietà che viene trasmesso insistentemente, in modo a dir poco martellante. Gli sguardi si sovrappongono ai dialoghi, le relazioni fra i personaggi diventano il centro della narrazione.

Incredibile la chimica fra la Béart e Keitel, che riescono a trasmettere tanto la sensualità quanto la perversa angoscia che anima il loro rapporto. Meno efficace Reedus, lasciato quasi in disparte e sicuramente poco carismatico nel suo ruolo.

Il film è stato realizzato con un bassissimo budget, cosa che si nota moltissimo nel montaggio delle scene, girate con poche inquadrature; tuttavia, proprio questa fissità di immagini riesce a creare un forte effetto sullo spettatore, che assapora ancora più intensamente la nota di tensione che attraversa questa pellicola.

Personalmente ho trovato un po' frettoloso il finale, che di certo poteva venir sviluppato con più cura, senza questa sensazione di fretta che fa decisamente perdere molto ad un film di per sé interessante.

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