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Versailles

Regia di Pierre Schöller vedi scheda film

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La recensione su Versailles

di fratellicapone
8 stelle

Il personaggio principale del film è il piccolo Enzo che costituirà il tratto di unione fra i vari (pochi) personaggi della storia e su ciascuno produrra dei cambiamenti in meglio. L'inizio del film vede Nina, una ragazza di cui non non si sa niente, che gira di notte per Parigi con il figlio Enzo alla perpetua ricerca di un giaciglio per passare la notte. Andranno a Versailles e si perdono nella foresta che è non lontana dalla reggia. Qui incontrano Damien un giovane che vive come un novello Walden da solo senza contatti con nessuno in una baracca da lui costruita. Damien disprezza la società e le sue regole di omologazione che passano come un rullo compressore sulla vita e sul carattere delle persone. Vive in maniera solitaria recuperando in giro il necessario (quindi Walden non c'entra niente). Nina e Enzo passano la notte da lui, un fugace amplesso tra i due e Nina, senza farsene accorgere fugge e lascia il bambino. Temeva di perderlo o che gli incombenti servizi sociali glielo levassero e, con l'istinto di madre, preferisce lasciarlo a Enzo che, nel pur breve incontro, ritiene una persona affidabile. Il bambino e Damien vivono insieme e Damien si abituerà al bambino e gli si affezionerà. Nella foresta c'è una strana comunità di persone fuori della società di emarginati per vicende personali o per carattere. Damien, dopo una malattia in cui è aiutato dal bambino, si rende conto che Enzo deve avere un futuro che lui non può dargli. Andrà dal padre con il quale ha pessimo rapporti, cerca un lavoro, riconosce il bambino come figlio per poterlo iscrivere all'anagrafe e mandarlo a scuola. Poi il richiamo della libertà è più forte e lascerà il bambino a casa di suo padre e della sua compagna. Il film finisce con Enzo, ormai adolescente, che vuole andare via a cercare la madre e la coppia che lo ha accolto gli mostra una lettera della madre (..come abbia fatto la madre naturale che era sparita da anni a rintracciare il figlio è un mistero..) e il figlio finalmente rivede Nina e sul loro abbraccio il film finisce. Pur essendo un mondo lontano dalla mia esperienza la storia e i personaggi mi sembrano autentici. Sopratutto Damien e Nino. Questo bambino vive dormendo dove capita, vive in una baracca di plastica nella foresta, non si lava, mangia quello che capita, sopporta il carattere buono ma nervoso di Damien, eppure guarda tutti e tutto come un piccolo saggio che sembra capire cose e persone. E' un film positivo in cui tutti sono meglio di quello che a prima vista sembrano.

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