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La furia dei sensi

Regia di Tetsuij Takechi vedi scheda film

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La recensione su La furia dei sensi

di kikisan
8 stelle

Non pensavo che questo film fosse nel database e tantomeno ignoravo che fosse presente con questo titolo.Quello internazionale è Daydream mentre quello originale è Hakujitsumu(sogno ad occhi aperti).Si può dire che questo film gode di una certa fama,in quanto viene ricordato come il primo Pinku Eiga girato in Giappone.Il Pinku Eiga è un tipo di film a carattere erotico-violento che prese campo nel paese del sol levante agli inizi degli anni 60 e proprio partendo da questo genere hanno iniziato o preso spunto per le loro pellicole eminenti cineasti quali Koji Wakamatsu,Yasuzo Masumura,Seijun Suzuki,Kinji Fukasaku e perchè no Nagisa Oshima e Shoei Imamura.Si può dire che il Pinku Eiga esista ancora ai giorni nostri,registi come Takashi Ishii,Takashi Miike,Sion Sono si sono cimentati-magari con diverse sfaccettature-in questo genere di film. 
La trama del film, onirica e surreale confonde lo spettatore, che non riesce a rendersi conto di cosa è reale e di cosa, al contrario, appartenga al mondo del sogno. In pochi minuti si è trascinati in un incubo, dove la protagonista, Chieko, magnificamente interpretata da Michi Kanako, si ritrova coinvolta in una storia di sopraffazioni e umiliazioni, ad opera di un sadico dentista. In tutto questo, naturalmente, non poteva mancare l'eroico principe, Kurahashi (forse l'autore del sogno...), che seppur spesso costretto, non senza un perverso piacere, ad assistere alle violenze subite da Chieko, cercherà fino alla fine di salvarla (ma Chieko, vuole essere davvero salvata?), per poterla, egoisticamente (non tutti gli eroi sono anche altruisti...), averla solo per sé. Il drammatico finale dimostrerà che in fondo per poter salvare qualcuno bisogna essere in due... Ma qual è il finale? Qual è la verità? È stato solo un sogno, o forse un incubo... o forse abbiamo visto quello che sta per succedere, o che potrebbe succedere... Difficile dirlo, perché il regista si diverte a confonderci...(trama estrapolata dal sito Asianworld)
Nel film sono presenti tutti i clichè dell'erotismo alla giapponese:la donna,inevitabilmente legata in"sospensione",torturata con cavi elettrici,umiliata alla stregua di un animale con tanto di guinzaglio;l'uomo,sadico e perverso oppure "guardone".
La colonna sonora varia dal Jazzy con 2 magnifiche canzoni cantate dalla protagonista,al pseudo-noise con echi del trapano da dentista e gorgoglii dell'aspirasaliva.
Unico momento a colori la scena più cruenta del film;questo
"espediente"verrà utilizzato successivamente anche da altri autori.
Per gli amanti della tecnica guardare il magnifico piano sequenza verso la fine del film ed in parte presente nel trailer(http://www.youtube.com/watch?v=2MGq4oD74QI&feature=related)e la sequenza sulle scale mobili del grande magazzino.
Sul fronte della censura(a parte il seno della protagonista che ci viene mostrato abbastanza generosamente),si vede qualche squarcio di inquadratura della vagina corredata da peli pubici ed un primissimo piano delle ascelle pelose di lei che sottintendono parti ben più intime.Cercando ulteriori informazioni su questo film ho scoperto che è tratto da un racconto di Jun'ichiro Tanizaki,autore di culto già citato dall'utente Marcello Del Campo nella sua interessantissima playlist"AMOUR FOU TRA FRANCIA E ORIENTE"(//www.filmtv.it/playlist.php/playlist/40204/amour-fou-tra-francia-e-oriente/).
Sembra che il regista del film Tetsuij Takechi(proveniente dal teatro)non abbia permesso nessuna intromissione nella sceneggiatura da parte di Tanizaki con conseguente disconoscimento dell'autore;a smentita di ciò nella copia del film in mio possesso c'è una didascalia attribuita allo scrittore stesso che dice:"A proposito dell'adattamento cinematografico
da "Sogno ad occhi aperti":Credo sia stato circa 10 anni fa',
quando il mio amico Takechi venne a farmi visita per chiedermi il permesso di adattare il mio racconto "Sogno ad occhi aperti" in un film.All'inizio,il suo piano era di realizzare un'opera teatrale,poi cambiò idea per un musical!- Sembrava un po’ tentennante.Procedette per tentativi prima di realizzare il film che possiamo vedere oggi.
Capisco perfettamente i suoi dubbi e le sue preoccupazioni riguardo la creazione artistica.Al tempo in cui scrissi questo racconto,esistevano molte restrizioni sociali e politiche, come la censura,che mi impedivano di scrivere liberamente.Senza questi intralci,l'avrei scritto alla stessa maniera di Takechi,essendo il suo un testo perfetto.Recentemente ho incontrato Michi Kanako,
l'attrice protagonista,che era come l'incarnazione del mio ideale femminile.Spero riesca a brillare sul grande schermo".
Un'ultima annotazione:cliccate sulla locandina presente nel database,lavorate con lo zoom,noterete il nome della casa distributrice SCINO GLAM,ovvero la fantomatica casa di produzione,del fantomatico film scomparso Maldoror di Alberto Cavallone,recentemente discusso in un'altra interessantissima  playlist"Esistono o non esistono? Questo è il problema!!!" dell'utente LIBERTADIPAROLA75(//www.filmtv.it/playlist.php/playlist/42082/esistono-o-non-esistono-questo-a-il-problema/).

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