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Il custode

Regia di Tobe Hooper vedi scheda film

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La recensione su Il custode

di amandagriss
6 stelle

Tobe Hooper, il 'Master of horror' che ha lasciato un segno indelebile nella storia del cinema di paura firmando nel 1974 la regia del culto Non aprite quella porta, che alla corte del 're Mida' di Hollywood Steven Spielberg assunse la direzione del celeberrimo high-budget Poltergeist, che dopo il fallimentare seguito delle colorite (di rosso sangue) vicende di Faccia di Cuoio e soci, giustamente scivolato nell'oblìo (bello solo l'incipit), alcuni titoli rimasti nella memoria (Le notti di Salem, Il tunnel dell'orrore e The mangler), altri meno, una collaborazione con John Carpenter (Body Bags), un periodo prestato alla televisione (la miniserie Taken), è tornato sul grande schermo con una storia che contiene tutti gli ingredienti canonici di un racconto del terrore, volti a scatenare quelle paure ataviche che l'uomo da sempre si trascina dietro: il buio e ciò che in esso si cela, il 'diverso', il contagio, i luoghi sinistri, i cimiteri, i morti ritornanti. Qui si narra la vicenda di una madre single con prole al seguito, la quale pensa bene di iniziare una nuova vita trasferendosi in una sconosciuta cittadina della profonda provincia americana (!) per rilevare l'agenzia di onoranze funebri locale (!!) situata all'interno di una sinistra fatiscente abitazione -la sua nuova dimora- (!!!), situata accanto ad un vecchio cimitero (!!!!) in prossimità di una pericolosa autostrada (!!!!!) che, a detta dell'agenzia immobiliare, farà di sicuro decollare la sua attività (!!!!!!). Si ride involontariamente? No. Il film non intende spaventare ma piuttosto divertire, attraverso l'uso giocoso che viene fatto dell'universo horror convenzionalmente serio e pauroso. Lo humor nero, la caricatura, il tono marcatamente farsesco sono gli ingredienti principi di questo divertissement senza pretese che Hooper sembra sposare con entusiasmo, regalandoci una storia assurda, assolutamente improbabile, tradotta in immagini efficaci, permeata da atmosfere plumbee e nerissime finemente ricercate, come nerissimo è il misterioso liquido (sostituto del sangue), simile a fanghiglia, che, nascendo dalle viscere della terra, è in grado di inghiottire ogni cosa ed insinuarsi nelle persone per trasformarle in esseri che di umano conservano solo le fattezze. Il suo carattere surreale lo avvicina agli storici Racconti della cripta e/o Ai confini della realtà. Guardare questo film suscita  la stessa sensazione di quando, in comitiva, si è soliti divertirsi snocciolando, magari avanti ad un falò, vecchie macabre storie dell'orrore che, seppur risapute, continuano a produrre quel familiare piacevolissimo brivido lungo la schiena.

 

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