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La mano del demonio

Regia di Aleksey Kazakov vedi scheda film

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La recensione su La mano del demonio

di undying
7 stelle

Eccellente esordio in regia per Aleksey Kazakov, già impegnato cinematograficamente come sceneggiatore. La mano del demonio (nonostante l'apparenza, il titolo è riferito alle edizioni circolanti in Argentina e Messico) è un horror psicologico di matrice russa, privo di effetti speciali granguignoleschi ma molto ben costruito visivamente.


locandina

La mano del demonio (2020): locandina

 

La vita matrimoniale di Andrey (Semyon Serzin) e Olya (Marina Vasileva) procede con una gravidanza, che preannuncia la nascita di un bambino. Quando la coppia vive la spaventosa esperienza di un furto, compiuto da alcuni ladri tra le pareti domestiche, Olya in conseguenza del trauma perde il figlio. Da quel momento la relazione tra i due si fa sempre più gelida, al punto che Andrey per cercare di recuperare il rapporto decide di ricorrere all'aiuto di Mara (Aleksandra Revenko), un'esperta di arti magiche. Tramite una misteriosa pozione a base di funghi, Mara si dice certa si poter fare dimenticare a Olya quel tragico momento, rimuovendolo per sempre dai ricordi. In cambio la coppia dovrà trasferirsi nel suo appartamento per tre mesi - durante i quali Mara sarà assente - per prendersi cura delle piante che utilizza a supporto delle sue arti magiche. Dopo aver somministrato alla moglie quell'intruglio, nascosto in una torta, per quanto Andrey ne sia perplesso, l'incantesimo sembra funzionare e i due prendono possesso della nuova casa.

 

"Il ricordo

penetra

nell'angolo grigio

del cervello,

morde gli intestini,

crea 

lacrime e rimpianti,

muti dolori

che muoiono

in un sonno di pietra.

(Riccardo Mannerini)

 

scena

La mano del demonio (2020): scena

 

Opera prima dell'esordiente regista russo Aleksey Kazakov, anche autore della strana (e a dire il vero sul finale al limite del comprensibile) sceneggiatura. Per tutto il primo tempo il film coinvolge grazie a un cast d'interpreti adatto e particolarmente in ruolo. Anche la tecnica di regia risalta nella media del genere, grazie a raffinati piano sequenza (un paio veramente incantevoli: quello che vede la macchina da presa capovolta mentre di spalle in terza persona riprende la protagonista e la sequenza finale con passaggio esterno/interno attraverso una finestra) e a una bella fotografia dalle tonalità contrastanti con predominanza di tonalità rosse, blu e verdi che in parte ricordano certi horror italiani degli anni Settanta. Assolutamente d'effetto inoltre la pertinente colonna sonora.

 

scena

La mano del demonio (2020): scena

 

Pobochnyi effekt (letteralmente: "effetto collaterale"), per farla breve, presenta caratteristiche tecniche e una cura di messa in scena sicuramente superiore allo standard. Ragion per cui anche se in direzione conclusiva la storia diventa piuttosto frustrante e deludente, il film resta impresso, richiedendo - per essere meglio assimilato - una seconda e forse più attenta visione. E rare volte accade che venga voglia di rivedere un film, in tempi brevi. Ciò che rende unico questo horror psicologico e d'atmosfera (niente effetti granguignoleschi, una volta tanto) è come viene "relativamente" trattata la dimensione del tempo. La figura della "strega" Mara - cui presta ambigua bellezza la brava Aleksandra Revenko - ricorda infatti in maniera inequivocabile il personaggio di Dimitri in Chi sei? (Ovidio G. Assonitis, Roberto D'Ettorre Piazzoli, 1974) e anche in questo caso, tra la luciferina entità e lo sconvolto Andrey, c'è di mezzo un patto. Vittima di un padre scellerato, che con il suo distacco l'ha confinata nel regno delle "tenebre", Mara ha facoltà di sospendere la cronologia degli eventi, di occultare passaggi dimensionali tra un appartamento e l'altro e di far tornare ad essere attuale ciò che è già trascorso: il passato. Una figura inquietante ma anche ammaliante, in quanto in grado di offrire nuove possibilità di scelta. E a chi di noi, in fondo in fondo, non piacerebbe avere la possibilità di fare, anche per una sola volta, un passo indietro nel tempo per poi agire differentemente a date situazioni?

 

scena

La mano del demonio (2020): scena

 

Pobochnyi effekt è stato presentato in aprile del 2021 al "Grimmfest International Festival of Fantastic Film" e rilasciato in streaming, lo stesso mese, in Polonia e in Messico. Infatti il titolo La mano del demonio è riferito alle sole edizioni messicana e argentina, essendo ancora inedito in Italia. Lentamente le ottime qualità di Kazakov, sicuramente rare come regista, si stanno facendo notare dato che il film sta emergendo dall'anonimato: a settembre è stato trasmesso in Argentina, mentre a novembre uscirà in home video anche in Germania. Speriamo che possa arrivare pure sui nostri schermi (visionarlo al cinema, sarebbe sicuramente una bella esperienza).

 

scena

La mano del demonio (2020): scena

 

"I nostri ricordi sono schedari consultati e poi restituiti in disordine da autorità che noi non controlliamo."

(Cyril Connolly)

 

Trailer 

 

F.P. 05/10/2021 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 92'28") / Date del rilascio: Argentina, 23/09/2021; Germania, 26/11/2021

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