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Notti e nebbie

Regia di Marco Tullio Giordana vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Notti e nebbie

di zombi
8 stelle

bruno spada è un commissario di polizia a milano, nell'inverno '44-'45. 

convinto sostenitore del fascismo nel momento in cui l'italia è in parte liberata e in parte controllata, governata e gestita dalla repubblica sociale. 

fa il suo lavoro nel migliore dei modi per lui possibile, a suo modo integerrimo(o quasi), contrastando come può la lotta partigiana, ma anche il modo da padroni che hanno i tedeschi di trattarli da servitori idioti.

esortato da un suo superiore a controllare chiunque e a non guardare in faccia nessuno, insieme ad una piccola squadra di uomini comincia il suo lavoro sfruttando delatori, case chiuse e tutte le persone che decideranno di "rendersi utili".

in una società logorata e corrosa da anni di guerra, che finge di costruirsi e vivere una propria normalità, il commissario spada adempie ai propri doveri con un'onesta che non poteva essere considerata per lo meno, ingenua.

spada non è uno stupido e non lesina in atti di violenza, lasciandoli perpetrare ai sottoposti, scatenando un iniziale disgusto nel suo aiutante, che durante un interrogatorio alla moglie di un partigiano in fuga, da parte di 4 soldati, gira il viso sconvolto.

che è uno sconvolgimento consapevole; sapeva, ma non aveva ancora assistito, e basterà la giornaliera consuetudine ad atti di costante aggressività verbale e violenza fisica, a renderlo immune da certi momenti di umana debolezza.

LE NOTTI E LE NEBBIE, di un messaggio in codice, di una guerra , di un esercito vandalo e barbaro in ritirata che adotta la tattica della tabula rasa, di ideali e valori rinchiusi nel simulacro stanco di un condottiero-fantoccio, che un manipolo di fedelissimi decide di portare ad un'agognata vittoria, perpetrando violenze, chiamando BANDITI, coloro che cercano di liberarsi da quel giogo terrificante, malato, ammorbante e incredibile da pensare e credere, come gli orrori indicibili di lovecraft.

le due ore e mezza di film televisivo(e che televisione)di marco tullio giordana, ci accompagnano ai primi piani insistiti di spada, ai suoi incontri con una gentile e innamorata prostituta, con l'amico conte casella che vive la repubblica sociale a milano come una festa senza fine, dall'alto del suo  arrogante sguardo che brucia dei fuochi fatui di una scellerata alleanza e di un ventennio tirannico...

ma nel  suo spostarsi e camminare quasi senza sosta, assistiamo ai teneri momenti in compagnia della figlia, ai passionali incontri con la bellissima e calcolatrice mariuccia, in arte magda; alla conoscenza dei coniugi bertani che lo porterà ad una sconcertante scoperta, nel corso di uno dei suoi esibiti momenti di grevità professionale(orsini è strepitoso in questi momenti, soprattutto in quello con senta berger, in casa di quest'ultima); gli agghiacciante momenti di freddezza emotiva con la moglie...

giordana è bravissimo ad adattare al mezzo televisivo( che non puzza di tv buttata lì) la parabola discendente di un uomo che accetta la sua fine, ma non riesce ad accettare la bassezza e il putridume verso cui gli ideali che serve fedelmente, puntano e non sembrano nemmeno mai toccare un fondo, sempre che esista.

è una televisione fatta si per il tubo catodico, ma il quadrato di fronte al divano, restituisce immagini potenti di esterni asfissianti e oberati di un'atmosfera quasi monocroma che tira al marrone, esattamente come gli interni, fotografati egregiamente da tonino delli colli che infatti ha fotografato anche gli abominii morali del salò pasoliniano.

una televisione che difficilmente otterrebbe una prima visione oggi, per come racconta ciò che racconta, ma non tanto per il punto di vista che giustamente decide di raccontare, ma per raccontare una presa di coscienza.

una televisione che ne accetta i mezzi e le modalità, ma non si sottomette agli angusti e insopportabili ricatti emotivi politicamente corretti di certa televisione odierna(e mi riferisco all'inguardabile PASSEGGERI NOTTURNI che ho tentato di guardare l'altra sera su raitre... una sciatteria di diregere gli attori, tranne gioé, grimaudo e vassallo, e peggio ancora una sciatteria di approccio ad argomenti spinosi come lo stalking e la violenza sulle donne, pari solo a drammatizzazioni da crime tv)... 

NOTTI E NEBBIE può contare su momenti memorabili come l'incontro tra spada e magda nell'appartamento abbandonato e vuoto del suo protettore in fuga; la scoperta da parte di spada di chi fa cosa a villa fossati; l'ascolto del discorso alla radio nel bar pieno di operai da parte di spada e del conte; certi atteggiamenti sgradevoli e schifosi di cui si vergogna lo stesso spada...

orsini ovviamente la fa da padrone... mi vien da pensare al ruolo della vita; ma egregia la prova della giorgi nel ruolo della mantenuta; ottimo désarthe nel ruolo del conte blasè; e commoventi i coniugi bertani interpretati da massimo foschi e senta berger, in ruoli con pochi minutaggi, ma immensi per densità.

lo consiglio vivamente.

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