La recensione su Landless

di stefanocapasso

7 stelle

Nella zona del Mato Grosso brasiliano, un gruppo di persone comincia l’occupazione di territori appartenenti a ricchi latifondisti e politici, rivendicano il diritto a possederne una parte per valorizzare il territorio, grazie all’agricoltura tradizionale invece. Molti terreni sono infatti usati dalle multinazionali per produrre alimenti che serviranno solo all’industria.

Quello di Camila Freitas è un documentario che racconta una storia di lotta per i diritti degli ultimi, della gente che vive ai margini, e al contempo è il racconto delle storie individuali di queste persone, fatte di speranze e desideri per una vita migliore. Per tutte le persone che si “registrano” all’associazione dei senza terra, si tratta di un percorso che comporta un impegno che non è solo di partecipazione alla lotta con tutti i rischi che questo consegue: si tratta anche di un momento che comporta inevitabilmente un lavoro sulla consapevolezza, di se e del gruppo di appartenenza. Infatti è grazie alla presa di consapevolezza che i partecipanti possono dare vita al processo di cambiamento necessario a dare consistenza alla lotta. Purtroppo le didascalie finali cin informano che dall’arrivo di Bolsonaro, i proprietari terrieri hanno avuto libero di accesso e di uso delle armi per poter difendere i loro territorio, e questo ha notevolemente indebolito il movimento

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