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His Master's Voice

Regia di György Pálfi vedi scheda film

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La recensione su His Master's Voice

di alan smithee
6 stelle

TFF 36 - FESTA MOBILE/TORINOFILMLAB

Dall'infinitesimo al macroscopico in una (apparente) unica, non nuova ma straordinaria sequenza, e poi viceversa nel finale.

In mezzo a ciò, un quasi od apparente road-movie che nasconde dentro il viaggio, la ricerca di una scomparsa misteriosa in famiglia, di un padre eccellente e piuttosto fuori dal comune, di ceppo ungherese, da parte dei suoi due figli. Uno impegnato materialmente nella ricerca durante un suo viaggio negli Usa con la fidanzata, l'altro - sofferente di un grave problema di mobilità - attraverso la rete.

Lo scomparso è uno scienziato, impegnato da decenni in studi particolareggiati sulla origine della materia e la presenza di eventuali forme di vita alternative nell'Universo. Di lui non si hanno più notizie dai tempi della cosiddetta Guerra Fredda tra potenze nucleari. 

L'abile regista ungherese Gyorgy Pàlfi (suoi i notevoli Free Fall, Final cut, Taxidermia, Hukkle), coadiuvato da una vera e propria squadra di sceneggiatori (pare 8 in tutto), dà vita ad un film spurio, eccentrico come ci ha abituato fino ad ora il cineasta ad aspettarci una sua nuova opera, in cui questa volta l'occhio e il punto di vista si ampliano sino a sconfinare nella fantascienza pura, miscelata al giallo complottistico dai risvolti galvanizzanti, aggregati attorno ai riflessi ancor più misteriosi e complottistici di uno sfondo storico ben noto e ampiamente trattato dal cinema nell'ultimo quarantennio.

Ne scaturisce una sorta di bizzarro thriller fantascientifico che si giostra su atmosfere che ricordano i misteri di X-Files, ed una certa visionarietà che potrebbe ricordare uno stile visionario simile a quello (ben più complesso e maturo) dell'ineguagliato David Lynch, ed un apparato di effetti speciali semplici ma di sicuro effetto scenico.

Peccato che i risvolti complottistici promettano meglio di quanto mantengano, ed il film finisca presto per annaspare nel tentativo di arrivare a soluzioni che nemmeno una squadra di scrittori è in grado di rendere palesi o almeno lontanamente plausibili o accettabili in via di principio.

Il film tuttavia ben si innesta all'interno della cinematografia un po' folle e tanto ardita di un cineasta che è già un po' per molti un autore di culto.

 

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