La recensione su Mirai

di AndreaVenuti

7 stelle

Mirai è un film d'animazione giapponese del 2018 scritto, diretto ed ideato da Mamoru Hosoda; l'opera è prodotta dallo Studio Chizu co-fondato dallo stesso Hosoda nel 2011 insieme ad Yuichiro Saito, produttore e collaboratore di Hosoda già dai tempi de La ragazza che saltava nel tempo (//www.filmtv.it/film/41755/la-ragazza-che-saltava-nel-tempo/recensioni/859776/#rfr:film-41755).

Sinossi: Kun-chan è un bimbo di 4 anni molto vivace ed un po' viziato che con la nascita della piccola Mirai si sentirà sempre più ignorato dai suoi genitori, i quali per ovvi motivi si focalizzaranno moltissimo sulla neonata; il bimbo spinto dalla gelosia si comporterà sempre in maniera più scellerata ma una volta giunto in una dimensione magica, inconterà una serie di personaggi che lo aiuteranno a comprendere l'importanza del suo ruolo (fratello maggiore).

Con Mirai Hosoda continua il suo percorso autoriale focalizzandosi questa volta sul rapporto tra fratello/sorella e più precisamente su come viene vista la nascita di una sorellina dal punto di vista di un primogenito ancora bambino, il tutto arrichito da un contesto fantasy molto suggestivo unito ad altre tematiche in parte già affrontate dal regista in altri film come le difficoltà dei genitori nel crescere dei bimbi, dividendosi tra casa/lavoro (pensiamo ad esempio ad Hana di Wolf Children //www.filmtv.it/film/53241/wolf-children-ame-e-yuki-i-bambini-lupo/recensioni/949069/#rfr:film-53241), altro che gli Avengers contro Thanos XD.

Mirai è un film interessante con alcune trovate visive di rilievo, tuttavia nel totale presenta meno incisività e verve poetica rispetto alle opere precedenti del regista; a mio modo di vedere il suddividere il film in diversi brevi episodi in cui il protagonista impara un determinato aspetto del cosa significa essere un" buon fratello", alla lunga sono un po' troppo sonniferi e convenzionali. Con questo comunque non voglio dire che siamo di fronte ad un film banale, anzi.

Da un punto di vista tecnico e stilistico invece siamo come sempre, con Hosoda, su livelli altissimi; l'autore di Toyama ritorna a regalarci il suo immenso ed innovativo immaginario visivo stile Summer Wars (//www.filmtv.it/film/40862/summer-wars/recensioni/861891/#rfr:film-40862) dove I viaggi fantastici compiuti da Kun sono semplicemente abbaglianti da lasciare lo spettatore a bocca aperta.

Otttima anche la regia caratterizzata da uno stile sobrio che richiama Ozu, Hosoda ama focalizzarsi molto situazioni slice of life, il tutto alternato da alcune chicche come le diverse panoramiche dall'alto che ci mostrano la bellissima Yokohama oppure i viaggi fantastici di Kun che sembrano quasi dei trip onirici e psichedelici.

Mirai in conclusione è sicuramente un film molto bello, ma da un autore con la A maiuscola come Hosoda ci si aspetta sempre il capolavoro ineluttabile (termine attualmente molto usato, chissà come mai XD).

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