Antonio chiede a Paolo, con cui vive a Berlino, di sposarlo ma arriva il momento di affrontare le due famiglie. Decidono quindi di partire insieme per l'Italia, destinazione Civita di Bagnoregio, dove vivono i genitori di Antonio: la madre Anna e il padre Roberto, sindaco progressista del paese che ha fatto dell'accoglienza e dell'integrazione i punti di forza della sua politica. Ai due innamorati si uniscono, per un viaggio pieno di rivelazioni e sorprese, la loro bizzarra amica Benedetta e il nuovo coinquilino Donato. Anna accetta subito l'intenzione del figlio di unirsi civilmente a Paolo a patto che vengano rispettate tutte le tradizioni e alcune condizioni: alle nozze dovrà partecipare la futura suocera, bisognerà invitare tutto il paese, dell'organizzazione se ne dovrà occupare Enzo Miccio, wedding planner per eccellenza, e i ragazzi dovranno essere uniti in matrimonio dal marito, con tanto di fascia tricolore. Come reagirà alla notizia Camilla, ex fidanzata di Antonio? La madre di Paolo, Vincenza, parteciperà alle nozze? Ma, soprattutto, Roberto sosterrà la scelta di suo figlio?
Per quanto il tema portante sia assolutamente apprezzabile, viene portato avanti in modo troppo meccanico, poco naturale per essere convincente. I momenti migliori del film sono dovuti alla bravura dei singoli attori. Il film non è male, si fa guardare senza annoiare, ma non sembra realmente sentito e ha un brutto finale.
La tematica è senza dubbio attuale e discussa, gli attori sono bravi e si sorride anche, ma lo svolgimento tuttavia sin troppo raffazzonato, a tratti surreale sin troppo e lieve, facendo sentire forte la presenza dello sponsor offerto dall’ambientazione.
Alessandro Genovesi, porta sul grande schermo la sua nuova commedia che parla di una coppia omosessuale, senza giocare con i soliti luoghi comuni, ma facendo capire quali sono le coppie moderne.
Commedia ben riuscita con un cast (tranne Abatantuono) ben assortito ed in parte.
Si ride, e di gusto, in diverse occasioni. Eppoi c'è quella meraviglia di Civita di Bagnoregio...
Salvatore Esposito è uno splendore e dimostra di non essere soltanto un personaggio di Gomorra.
Commedia leggera ed a tratti divertente sull'amore ai tempi delle unioni civili, che però ricade nei cliché del genere e si incarta in più di un passaggio, buttando anche via certe buone intuizioni. P.S. Salvatore Esposito sa recitare personaggi diversi da Genny!!!
Puoi baciare lo sposo, come nella migliore tradizione della commedia italiana, racconta l’evoluzione della nostra società facendo ridere e, nello stesso tempo, riflettere. Ostenta una qualità registica e di scrittura piacevolmente superiore alla media della commedia nazionale. Ho visto ieri sera a Odeon Milano voto 6/7
Rispetto al precedente "Soap opera" dello stesso regista Alessandro Genovesi, visto al festival di Roma, questo "Puoi baciare lo sposo" mi sembra volenteroso ma nel complesso meno riuscito. La commedia italiana cerca di affrontare tematiche importanti dal punto di vista sociale, qui vuole raccontare l'Italietta bigotta alle prese con le coppie gay dopo l'approvazione delle unioni civili, ma lo… leggi tutto
Commedia ben riuscita con un cast (tranne Abatantuono) ben assortito ed in parte.
Oramai di commedie su coppie gay che si uniscono ce ne sono parecchie, quasi da rappresentare un genere a se e lo stereotipo, si sa, è sempre in agguato.
Questo film riesce a non cadere nello sterotipo-macchietta, anzi ci presenta due gay normalissimi che vivono in una città cosmopolita come… leggi tutto
Facile, troppo facile sposarsi a Berlino, quando ci si chiama Antonio e Paolo e la cerimonia vuole suggellare tutto quello di positivo che esiste in una bella storia d’amore di coppia che guarda alla persona e non al sesso dei reciproci elementi che ne costituiscono parte integrante.
Ma visto che Paolo soffre per non essere messo in condizione di conoscere la famiglia del suo… leggi tutto
Una coppia di giovani italiani gay abitanti a Berlino torna in Italia per sposarsi e per comunicare la loro scelta ai genitori ... Il regista Alessandro Genovesi prova a sdoganare le unioni civili omosessuali con la carta della commedia leggera . Purtroppo il tono rimane veramente troppo leggero e produce una storia prevedibile , un po' troppo scontata , che risente dell' impostazione "…
antonio e paolo si sono conosciuti a berlino. si amano e antonio chiede a paolo di sposarlo. però a berlino e solo dopo che antonio è sceso al borgo natìo per interpretare gesù nella processione. paolo non parla più con la madre da quando ha fatto coming out e antonio non ha mai detto nulla in casa, venendo da una relazione etero finita male.
mi sarebbe…
Rispetto al precedente "Soap opera" dello stesso regista Alessandro Genovesi, visto al festival di Roma, questo "Puoi baciare lo sposo" mi sembra volenteroso ma nel complesso meno riuscito. La commedia italiana cerca di affrontare tematiche importanti dal punto di vista sociale, qui vuole raccontare l'Italietta bigotta alle prese con le coppie gay dopo l'approvazione delle unioni civili, ma lo…
Antonio e Paolo sono una giovane coppia gay, che vive d'amore e d'accordo in quel di Berlino, città evoluta e aperta.In un momento di particolare slancio affettivo, Antonio chiede a Paolo di sposarlo,dopo qualche tentennamento Paolo accetta.Tuttavia per compiere questo grande passo, occorre comunicare ai genitori la loro relazione,i quali però sono ignari delle inclinazioni…
Senza la presenza - gradita e ingombrante - del fenomeno Checco Zalone, l’unico che sposta gli equilibri del nostro botteghino negli ultimi anni,… segue
Il mese di giugno 2018 si presenta quantitativamente carico di uscite, annoverando un numero ridotto di titoli dal forte richiamo. La lista delle release… segue
Antonio e Paolo decidono di sposarsi. Vivono a Berlino, ma ora che c'è la possibilità di farlo in Italia vogliono approfittarne, soprattutto perchè riunire le due famiglie per l'occasione sarà un'esperienza tragicomica.
Il cinema italiano tenta di svecchiarsi costruendo castelli di sabbia sulle sue stesse macerie: questo Puoi baciare lo sposo dimostra tale…
Poteva andare peggio: poteva esserci il sole... In un weekend debole, sicuramente aiutato dalla pioggia, primeggia Tomb Raider, che ottiene anche la miglior media sala (3.376 euro), ma forse il successo migliore…
Commedia ben riuscita con un cast (tranne Abatantuono) ben assortito ed in parte.
Oramai di commedie su coppie gay che si uniscono ce ne sono parecchie, quasi da rappresentare un genere a se e lo stereotipo, si sa, è sempre in agguato.
Questo film riesce a non cadere nello sterotipo-macchietta, anzi ci presenta due gay normalissimi che vivono in una città cosmopolita come…
Primo dato: tra i dieci film in testa alla classifica di questa settimana ben otto sono film usciti nelle settimane precedenti. Secondo dato: un solo film supera il milione di euro di incassi. Terzo…
L'amore ai tempi delle unioni civili: Antonio (Cristiano Caccamo) e Paolo (Salvatore Esposito) sono due ragazzi gay italiani che convincono nella cosmopolita Berlino e decidono di ufficializzare la propria relazione celebrando la loro unione nel paese natale. Antonio è originario della suggestiva Civita di Bagnoregio, dove il padre (Diego Abatantuono) è sindaco, un primo…
Facile, troppo facile sposarsi a Berlino, quando ci si chiama Antonio e Paolo e la cerimonia vuole suggellare tutto quello di positivo che esiste in una bella storia d’amore di coppia che guarda alla persona e non al sesso dei reciproci elementi che ne costituiscono parte integrante.
Ma visto che Paolo soffre per non essere messo in condizione di conoscere la famiglia del suo…
Visto per puro piacere della mia bella comitiva di amici, film che non mi ispirava o mi faceva presagire al rilancio della commedia umoristica italiana, difatti il mio sesto senso ha avuto ragione, anche se qualche scena riuscita c'è stata.
Una storia diciamo anche moderna ma pur sempre con una trama cioè quella di ti presento i miei già vista in tanti altri…
Il primo weekend di marzo chiude con un segno negativo, invertendo il momento felice segnato dagli ultimi due weekend di febbraio. Tuttavia si è trattato di un fine settimana segnato da molteplici anomalie, che…
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Commenti (11) vedi tutti
Come è difficile sposarsi in Italia ...
leggi la recensione completa di daniele64Per quanto il tema portante sia assolutamente apprezzabile, viene portato avanti in modo troppo meccanico, poco naturale per essere convincente. I momenti migliori del film sono dovuti alla bravura dei singoli attori. Il film non è male, si fa guardare senza annoiare, ma non sembra realmente sentito e ha un brutto finale.
commento di silviodifedeI primi 10' mi ero già addormentato poi la situazione è (leggermente ...) migliorata.voto.6.
commento di chribio1Mi aspettavo di più 5
commento di eros7378Una commediola che vuole essere anticonvenzionale....ma non e' nulla,recitazione alla camomilla...la vedremo in prima serata televisiva.
commento di ezioCommedia "leggera " simpatica, ma non graffia
leggi la recensione completa di Furetto60La tematica è senza dubbio attuale e discussa, gli attori sono bravi e si sorride anche, ma lo svolgimento tuttavia sin troppo raffazzonato, a tratti surreale sin troppo e lieve, facendo sentire forte la presenza dello sponsor offerto dall’ambientazione.
commento di Fanny SallyAlessandro Genovesi, porta sul grande schermo la sua nuova commedia che parla di una coppia omosessuale, senza giocare con i soliti luoghi comuni, ma facendo capire quali sono le coppie moderne.
commento di Moretti98Commedia ben riuscita con un cast (tranne Abatantuono) ben assortito ed in parte. Si ride, e di gusto, in diverse occasioni. Eppoi c'è quella meraviglia di Civita di Bagnoregio... Salvatore Esposito è uno splendore e dimostra di non essere soltanto un personaggio di Gomorra.
leggi la recensione completa di ForestOneCommedia leggera ed a tratti divertente sull'amore ai tempi delle unioni civili, che però ricade nei cliché del genere e si incarta in più di un passaggio, buttando anche via certe buone intuizioni. P.S. Salvatore Esposito sa recitare personaggi diversi da Genny!!!
leggi la recensione completa di port crosPuoi baciare lo sposo, come nella migliore tradizione della commedia italiana, racconta l’evoluzione della nostra società facendo ridere e, nello stesso tempo, riflettere. Ostenta una qualità registica e di scrittura piacevolmente superiore alla media della commedia nazionale. Ho visto ieri sera a Odeon Milano voto 6/7
commento di claudio1959