Regia di John Barbour vedi scheda film
Ritmatissimo, per non perdersi una virgola del dossierone costruito attorno alla vicenda.
Profezia ex post, in attesa dell'apertura degli archivi. La narrazione si snoda su tanti binari, fino a creare un effetto ipnotico: dalla narrazione dell'investigazione, alla narrazione di ciò che è accaduto, quest'ultima su due livelli: una iconica e una commentativa. La voce dell'inquirente di turno spiega, allude, anticipa e recupera, in totale svincolo da una precisa a/sincronia dagli eventi narrati. L'effetto scorsesiano (quei bravi ragazzi) genere e reitera tensione. Grande e (sempre) emozionante il signor Sutherland, asceta detentore della verità sul caso, iniziatore della via. L'inchiesta è missione, è epopea.
E' fuori dal testo: ci chiama con quell'ultimo primo piano di Costner che invoca i posteri sul tribunale della giustizia e della verità.
Magniloquente e scenico.
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