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Cat's Eye

Regia di Kaizô Hayashi vedi scheda film

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Marco Poggi

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La recensione su Cat's Eye

di Marco Poggi
5 stelle

Tratto dal manga di Tsukasa Hojo e da un anime tv di successo, ecco il film dal vivo della banda "Occhi di gatto" , dove le tre sorelle ladre si vestono da Catwaman omaggiando Michelle Pfeiffer. Se fosse solo per i primi minuti tutto sarebbe come ce lo ricordiamo nella serie, poi arriva la cattiva cinese e la trama cambia del tutto.

Il fantomatico film dal vivo della banda Occhi di Gatto, girato nel 1997 e tratto dal manga di Tsukasa Hojo e da un anime tv anni'80 di successo, quello dove le tre sorelle ladre si vestono da Catwaman omaggiando Michelle Pfeiffer (e miagolando come lei). Se fosse solo per i primi minuti tutto sarebbe come ce lo ricordiamo nella mitica serie anime tv, poi arriva la cattiva miss Wong,  una sorta di mandarina cinese dai poteri magici che flirta con un uomo misterioso chiamato "l'imperatore" e addestra il suo unico figlio (una sorta d'incrocio fra il Goku adulto di "DRAGONBALL Z", Wolverine e Bersek) ad uccidere le tre gattine, e tutta la storia prende un'altra piega, sarà per la co-produzione sino-giapponese. Certo, il padre-pittore da trovare c'è sempre, ma il rapporto conflittuale fra la sorella di mezzo e il poliziotto che insegue le ladre, che dovrebbe essere una delle colonne portanti del film, risulta secondario, troppo secondario da accettare. Il film aggiorna al 1997 le classiche canzoni giapponesi  che si sentivano durante l'anime  degli anni'80, mentre le nostre tre  eroine, sempre bariste di giorno e ladre di notte, indossano delle parrucche per assomigliare ai personaggi della tv e, oltre ai classici biglietti taglienti che lanciano come se fossero degli shuriken (ovviamente modificati per renderli bene dal vivo),  possono usufruire di artigli retrattili per scalare le pareti, di particolari mini-pistole che sparano proiettili-lucidalabbra e di altri gadget come un piccolo un topo meccanico. Rispetto al "CITY HUNTER" con Jackie Chan, la pellicola non delude, ma il tutto appare come un episodio tv secondario girato con pochi mezzi.

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