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Brothers

Regia di Robert Eggers vedi scheda film

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La recensione su Brothers

di mck
7 stelle

Brothers in Arms.

 

 

Robert Eggers, classe 1983 del New England, nel 2013, a trent'anni, giunto all’opera terza dopo due corto(medio)metraggi (nel 2006, l’espressionista grimmiano, in 16:9, B/N artificialmente graffiato e muto, ma con musiche a commento, “Hansel & Gretel”, di 25’, e, nel 2008, il gotico poesco, a colori e in 4:3, con attori in carne ed ossa e marionette/pupazzi antropomorfe a grandezza umana naturale in scala 1:1, “The Tell-Tale Heart”, di 20’), dirige, come prova generale di stilemi formali ritrovabili nel successivo primo lavoro nel lungometraggio, “the Witch”, il suo film più breve, questo “Brothers”, 10’ a colori e in 4:3 che, senza dire nulla più di ciò che mostrano, gravitano nel territorio dell’infanzia e/o fratellanza immersa nella wilderness e/o suburbia: lo pseudopodo parallelo/ortogonale che promana dal coevo esordio nel lungometraggio di Daniel Patrick Carbone, “Hide Your Smiling Faces”, per l'appunto del 2013, lo specchiopposto, cainoabelico, di un'altra opera prima sulla breve distanza, quella di Bas Devos, del 2006, “Taurus” (che poi dirigerà, nel 2014, aggirandosi per gli stessi territori, ma ribaltati, e quindi più combacianti col film in questione, “Violet”), la versione infantile del “Two Gates of Sleep” di Alistair Banks Griffin, del 2010, e, per continuare ad orbitare lungo le traiettorie del cinema contemporaneo “occidentale” relativamente all’ultimo ventennio o poco più, coetaneo e - per dirla con un francessmo dell’Italia (centro)settentrionale - coscritto di Robert Eggers: “George Washington” (David Gordon Green, 2000), “Paranoid Park” (Gus Van Sant, 2007), “Kid” (Fien Troch, 2012), “Take Me To the River” (Matt Sobel, 2015), “King Jack” (Felix Thompson, 2015), “i Cormorani” (Fabio Bobbio, 2016), “American Fable” (Anne Hamilton, 2016), “Super Dark Times” (Kevin Phillips, 2017), “Mid90s” (Jonah Hill, 2018), “Favolacce” (D. & F. D’Innocenzo, 2018), e i più mainstream di tutti, “the King of Summer” (Jordan Vogt-Roberts, 2013) e “the Book of Henry” (Colin Trevorrow, 2017).

 

 

Scritto e diretto da Robert Eggers. Interpretato da Ethan Sailor (il fratello minore), Griffin Fox Smith (il fratello maggiore), Beth Brown (la nonna). Fotografia di Jarin Blaschke. Montaggio di Louise Ford. Partecipazione speciale: due frisone scosse.

 

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- Hansel & Gretel (2006, B/N, 16:9, muto, 25’) - * * * ½
- the Tell-Tale Heart (2008, colore, 4:3, sonoro, 20’) - [****]
- Brothers (2013, colore, 4:3, sonoro, 10’) - * * * ½
- the VVitch: a New England Folk-Tale (2015, colore, 4:3, sonoro, 90’) - * * * *
- the LightHouse (2019, B/N, 4:3, sonoro, 105’) - * * * *
- the NorthMan (2022, colore, 2.35:1, sonoro, 135’) - [****]
- Nosferatu {2023-’24, B/N, 4:3, sonoro, ?}   

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