La recensione su Velociraptor

di alan smithee

6 stelle

L'apocalisse porterà il mondo a spegnersi tra pochi giorni.Un teenagers solitario decide di fare la corte al suo più caro amico, approfittando del fatto che nulla di irreparabile potrà accadere se Alex reagirà male. Tenera storia di dolce corteggiamento, nell'ambito di un clima apocalittico che risulta a conti fatti superfluo e troppo ambizioso.

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Città Del messico, oggi. Il mondo sta per finire, per distruggersi. Gli esseri umani escono poco dalle abitazioni e, rassegnati, aspettano l'arrivo dell'apocalisse senza l'apparente disperazione che la drammatica ed inevitabile circostanza potrebbe a prima vista favorire.

Diego e Alex sono due amici di scuola: il primo è gay, l'altro, al contrario, un donnaiolo impenitente.

A Diego piace molto il suo amico, che invece non ha difficoltà a frequentare il suo compagno, anzi per gioco lo aizza, sapendo di piacergli.

Tra i due, che passeggiano un pò annoiati lungo le strade della città semideserte, nasce almeno l'occasione di intensificare un'amicizia fino a quel momento un pò troppo superficiale; in più Diego, che indossa per tutta la durata del film una simpatica T-shirt con la scritta Velociraptor, sa che, qualunque avances anche avventata egli possa fare al suo irresistibile amico, nulla di veramente grave potra succedere...almeno in rapporto alla ormai imminente fine del mondo.

Simpatica e tenera opera prima di un giovane regista messicano che punta da una parte all'intimismo di una relazione ad intesa, e poi spreca un pò della valida atmosfera che riesce a crearsi attorno ai due validi e simpatici attori, con una storiella di contorno a sfondo apocalittico che invece, anche a causa della povertà dei mezzi a disposizione, diviene uno scomodo pretesto che mal si amalgama al resto della vicenda, ben più interessante e pertinente.

Onore e merito all'ambizione, ma lo sfondo del mondo che sta per sprofondare appare completamente fuori luogo e non aiuta affatto a creare nuove suggestioni che aiutino davvero allo sviluppo di una storia che sta in piedi da sola senza inutili artifici di tipo apocalittico-ricattatori.

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