Con Robert Donat, Elissa Landi, Louis Calhern, Sidney Blackmer
(nessuna recensione, 3 voti)
Il conte di Montecristo nella sua prima versione sonora (b/n 1934) è un film americano che ebbe un certo successo (fu tra i 10 più visti di quell'anno). Oggi... ha un suo fascino. Edmond Dantès è Robert Donat, all'epoca nome di spicco; apprezzabili anche la nobile veneziana Ellissa Landi (Mercedes) e, tra i cattivi, Louis Calhern, attore celebre.
Con Charles Boyer, Rita Hayworth, Thomas Mitchell, Ginger Rogers, Edward G. Robinson
(nessuna recensione, 1 voto
Duvivier dirige nel '42 una schiera di noti attori in un film a episodi, penso fosse una novità. Il filo conduttore è un frac che passa da una persona all'altra: forse porta sfortuna o forse no. Zero voti sinora, strano... Credo meriti una visione, se non altro per rivedere, giovani, Fonda, Robinson, Laughton, Boyer, Hayworth e ancora.....
Con Robert Mitchum, Robert Preston, Barbara Bel Geddes, Walter Brennan
In streaming su Rai Play
(8 recensioni, 56 voti)
Due grandi Robert, Wise e Mitchum, insieme (unica volta) e ne viene un anomalo western che non può che essere anche noir date le peculiarità di entrambi; aggiungerei "da camera". Mitchum appena premiato con il suo solo Oscar e Wise che dirigerà poco dopo "Stasera ho vinto anch'io", l'opera migliore: sono dunque in stato di grazia. Direi ****.(commento breve 24|12|2021)
Con Lino Ventura, Paul Meurisse, Raymond Pellegrin, Marcel Bozzuffi
(13 recensioni, 62 voti)
Una delle mie lacune concerne il regista Melville. Ho visto ora questo suo bellissimo noir: due ore e mezza "realistiche" che filano a meraviglia (manca la musica ed è un bene). Il mondo della mala francese con personaggi indimenticabili quali il bandito Gustave / L.Ventura e il commissario Blot / P.Meurisse. Vicino al "capolavoro": **** e mezza.(commento breve 17|12|2021)
Quasi a fine carriera due icone - Gabin e Signoret - danno vita ad un terribile gioco al massacro tra due coniugi avanti cogli anni. Prova formidabile premiata per entrambi. Gran merito anche a Granier-Deferre come sceneggiatore che "semplifica" il romanzo traendone l'essenziale. Forse (con 4 film) il miglior "lettore" di Simenon in assoluto.
Rivedere questo film mi ha fatto lo stesso effetto di quando avevo 32 anni: dopo quindici minuti l'aggressione subita dalla moglie e dalla figlia di Bronson mi riempie di rabbia e mi fa immedesimare completamente in lui. Che cosa farei al suo posto? Probabilmente nulla ma quando entra in azione ...non mi dispiace proprio che prema il grilletto. (commento breve 25|12|2021)
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