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una parabola per animi volenterosi
di mariolinamay ultimo aggiornamento
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una parabola per animi volenterosi

Allora la Castellana diede ordine che fosse costruito un muro tutto attorno al castello, non per tenere fuori i barbari, ma affinché fosse così contenuta la propria debordante persona i cui confini rischiavano di confondersi con quelli delle campagne circostanti. Ora all’esterno delle mura i passanti non potevano fare a meno di chiedersi quali meraviglie si trovassero al di là e si ripetevano l’un l’altro quanto fosse bastarda la Castellana a volerle tenere tutte per sé e i suoi cortigiani. A sud della città intanto si erano insediati alcuni pastori venuti giù dalle montagne che cominciarono a costruire le loro case. E le facevano come loro abitudine lasciando cieco (privo di finestre) il lato esposto a nord, lato che solo per puro caso guardava verso il castello. Cominciarono poi ad arrivare in molti, da ogni dove, e vedevano il castello completamente chiuso e queste case che parevano rifiutarsi di guardarlo. E pensarono: certo questa Castellana deve essere ben stronza se i suoi stessi paesani volgono le spalle al suo castello, e cominciarono anch’essi a costruire le loro case lungo tutto il perimetro delle mura, tutti lasciando cieco il lato verso il castello. Non potevano sapere che all’interno la situazione si stava facendo davvero pesante. La persona della Castellana ormai debordava fino alla piazza d’armi, causando non pochi problemi alle guardie a cavallo e soprattutto ai cavalli che imbizzarrivano un giorno sì e uno no (ma in quel giorno si rifiutavano semplicemente di uscire dalle stalle). Andare per acqua al pozzo era diventato impossibile perché la spessa e debordante pelle della Castellana lo copriva interamente, e chi aveva provato a spostarla le aveva causato un tale solletico da far tremare paurosamente tutta la struttura del castello. Finì che esasperati i cortigiani decisero di abbandonare tutti il castello e si diedero appuntamento alle porte della città, carichi delle loro suppellettili, tra le più strane mai viste. Figuratevi la scena, quando si ritrovarono a fissare tutti quei muri ciechi di case di vari colori che circondavano ormai completamente le mura, senza neanche una porta o una finestra ad accoglierli. C’era da far impazzire anche i nervi pià saldi e i loro, duramente provati dalla convivenza forzata con la debordante persona della Castellana, non lo erano affatto. Molti si misero a piangere come fontane, alcuni cominciarono a raccattare sassi dalle strade e andarono in avanscoperta. Il primo contatto avvenne alla fontana del villaggio, con una delegazione di lavandaie autoctone, e finì in una generale sassaiola. Il secondo contatto fu la guerra, tra sconosciuti e senza un perché preciso, come le migliori guerre che si ricordino. Ci furono anche dei caduti: in particolare tra gli abitanti del lato nord, che avevano a nord la porta per fare entrare il vento di tramontana, e a sud neanche una finestra per i raggi del sole. Gli ex cortigiani decisero allora di occupare le case lasciate libere da questi ultimi ma subito le abbandonarono a causa degli spifferi e dell’umidità. A questo punto non poterono fare altro che cercare una tregua con i paesani e dopo un lungo parlamentare fu stabilito che era la Castellana, con la sua debordante persona, a doversi assumere la responsabilità dell’accaduto. Una spedizione dei più coraggiosi dei due eserciti si addentrò quindi nel castello, per portare un messaggio alla testa della Castellana. Sulla localizzazione di quest’ultima v’erano discordanti correnti di pensiero. Alcuni sostenevano fosse ubicata nelle cucine, altri nell’ala dei suoi appartamenti personali. Coloro che erano stati gli ultimi ad abbandonare il castello giuravano di aver udito gemiti inumani provenire dalla sala grande... Ma giunti che furono non trovarono nessuno. Non c’era traccia della Castellana in tutto il palazzo. Nella sala grande fu rinvenuta solo un’unica scatola di mentine, ancora quasi intatta. Finalmente liberi, cortigiani e paesani decisero di vivere in pace, il muro fu abbattuto e le case ricostruite e tutti vissero felici e contenti... fino al prossimo malinteso.

Playlist film

Monty Python - Il senso della vita

  • Grottesco
  • Gran Bretagna
  • durata 98'

Titolo originale Monty Python's - The Meaning of Life

Regia di Terry Jones

Con Graham Chapman, John Cleese, Terry Gilliam, Eric Idle, Terry Jones

Monty Python - Il senso della vita

In streaming su Amazon Video

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