Riflessi scuri su una cinepresa che gira nitida in uno scintillante b/n,mentre una figura oscura gioca a scacchi con un cavaliere,un crociato. Sarebbe enormemente riduttivo,ma determinante sintetizzare Il settimo sigillo,capolavoro epico di Ingmar Bergman,in cui la bellezza delle immagini si... segue
Il mio sentimento della vita si fonda nella salda persuasione che la solitudine non è per nulla qualcosa di raro o di singolare, qualcosa di peculiare solo a me e pochi altri uomini solitari, ma il fatto ineluttabile, centrale dell’esistenza umana. (Thomas... segue
Questo è un film che gli amanti della pittura, e in particolare quelli di Munch, non dovrebbero lasciarsi sfuggire. Dura tre ore e mezza, è impegnativo, respingente per una parte del pubblico, ma è una cinebiografia molto più originale e creativa dei soliti "bio-pic"... segue
Un'epopea familiare dalle innumerevoli facciate, innestate su di un plot di stampo elementare ma dall'evolversi, anche, rudemente scomposto. Di base, sradicamento di due ragazzi dalla famiglia d'origine ed innesto in contesto dai contorni ostili. E l'analisi la voglio gestire da profano,... segue
“La sequenza iniziale di Persona (una delle più famose di tutto il cinema fin qui prodotto) è un frenetico montaggio di piani eterogenei la cui esposizione sfida la persistenza della retina.” (Jacques Mandelbaum su Cahiers di cinema,... segue
Opera di importanza capitale nella storia del cinema! Piero Scaruffi ne parla come di “un possente affresco di leggenda nordica, racchiusa tutta in un villaggio e in una notte, più vicina all'espressionismo tedesco che al naturalismo”, a mio avviso invece rappresenta di fatto... segue
Padre Tomas Ericsson (Gunnar Bjornstrand) è ossessionato dal timore di aver perso la fede. La perdita della moglie, avvenuta quattro anni prima, accresce il senso della sua crisi esistenziale e l’offerta d’amore della timida Marta (Ingrid Thulin) non basta affatto a lenirgli... segue
Un film essenziale, dove il bianco e nero, la regia e la recitazione sono i tratti dominanti della poetica di Bergman.
Il film comunica la storia attraverso tutti i mezzi a sua disposizione. Mi vengono in mente per esempio le mani: all'inizio quelle di Inger aggrappate alla pertica che tiene... segue
Su una piccola e tranquilla isoletta del Mar Baltico, quattro persone stanno trascorrendo un periodo di sereno riposo. Sono David (Gunnar Bjornstrad), uno scrittore di successo, i figli Karim (Harriet Andersson), una donna che soffre di gravi disturbi mentali, e Minus ((Lars Passgard), un... segue
Come si fa a rimanere impassibili,fermi,muti davanti a Sussurri e Grida? Come ci si può soffermare sui punti critici della vicenda senza rimanere assuefatti dalla visione? Sussurri e Grida è un film mondo,ma che dico,un film universo. Bergman prosegue i suoi resoconti dalla casa degli spiriti... segue
Sognavo sempre un coltello.
Una lama per mettere allo scoperto le mie viscere.
Per tagliare fuori il cuore e il cervello.
Per liberarmi di quanto contengo.
Per asportare la lingua e il sesso.
Una lama tagliente per eliminare tutte le impurità
Dopo, da quella carcassa senza... segue
Bizzarro che nella scheda di questo film non compaia il nome di Greta Garbo. Perché è proprio con I cavalieri di Ekebù, noto anche come La leggenda di Gösta Berling, che Greta, fino a qualche mese prima Gustavsson, diventa la Garbo. Lo fa interpretando un'italiana, la... segue
La gabbia del personaggio. Dalla ballata poetica Terje Vigen di Henrik Ibsen, Victor Sjöström trae un dramma in cui il protagonista ha, come avversario e complice, il proprio stesso ruolo. Terje è un marinaio norvegese, a cui la sfida della navigazione offre quotidianamente la... segue
Non è il miglior Bergman: l'impianto televisivo pesa e frena l'estro visivo del Maestro. Non c'è spazio ovviamente per le allegorie del Settimo Sigillo, nè per i sogni del Posto delle Fragole, l'ermetismo del Silenzio, lo sperimentalismo di Persona, il cromatismo di Sussurri e Grida... segue
Uno dei capolavori del terzo millennio. Perfetta sintesi di esistenzialismo, surrealismo ed espressionismo, opera tanto più potente quanto più apparentemente meschina, capace di irridere i presunti confini fra il tragico e il ridicolo, "Canzoni del secondo piano" è uno... segue
La prima scena prepara subito lo spettatore a quello che lo aspetta: un camion viene riempito di persone completamente nude, costrette con la forza ad entrare e poi chiuse dentro, quindi il tubo di scappamento viene collegato con un tubo al rimorchio, tipo camera a gas, e il camion parte, mentre... segue
Victor Sjostrom è ricordato da molti cinefili come il protagonista del capolavoro di Ingmar Bergman "Il posto delle fragole", ma rimane anche uno dei più importanti registi del cinema svedese, la cui attività si concentrò soprattutto negli anni del cinema... segue
Produzione : Svezia , Danimarca ( Norvegia, Germania)Episodi : 10 da 58 minuti cadauno.13 mesi dopo la conclusione del caso del sedicente Terrorista della Verità, Martin Rohde e Saga Noren, rispettivamente funzionari della polizia di Copenaghen e di Malmo, si ritrovano assieme per... segue
Adattamento cinematografico dell'opera di Mozart, va considerato uno dei migliori esempi del genere "opera filmata". Introdotto da un breve prologo in cui l'Ouverture dell'opera è accompagnata da un montaggio di volti di spettatori facenti parte del pubblico (fra cui lo stesso regista), è una... segue
Il Silenzio di Dio, questo il titolo che avrebbe dovuto rappresentare l'ultimo capolavoro del regista svedese Ingmar Bergman, della cosiddetta "trilogia" religiosa (insieme ai precedenti Come in Uno Specchio e Luci d' Inverno), smorzato poi nel solo Il Silenzio dallo stesso... segue
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