La storia del bambino ebreo Edgardo Mortara, che nel 1858 fu strappato alla famiglia di origine per ricevere un'educazione cattolica sotto il controllo e la custodia di Papa Pio IX.
Superbo capolavoro italiano dalle atmosfere gotiche, decadenti, iconiche, simboliche.
Da una ignota pagina di storia italiana (e pontificia) uno dei più efferati inganni dell'oppio dei popoli.
Meravigliosi gli attori e le scenografie!
Rapito grande cinema che emoziona e scuote nel profondo, Marco Bellocchio gira in “Stato di grazia” uno dei suoi film più belli, una gemma rara e nerissima, dove il Male è camuffato dal Bene della Chiesa Cattolica.
FESTIVAL DI CANNES 76 - CONCORSO Con il racconto concitato e sin incalzante che tenne col fiato sospeso una nazione appena formata, Marco Bellocchio torna in Concorso al Festival di Cannes ripercorrendo i tratti salienti di un episodio incredibile quanto vero.
Nell'Italia del 1856, in una sera come tante, una guarnigione bussa alla porta di una numerosa famiglia di origini ebree, comunicando… leggi tutto
Si tratta di un film storico, che riporta, meritoriamente, alla memoria di oggi una vicenda che fece scandalo all’epoca: il rapimento di Edgardo Mortara (interpretato da Enea Sala), un bambino ebreo di 7 anni, che viveva con la sua famiglia a Bologna, allora – siamo nel 1858 – città dello stato Pontificio, nella quale era ancora in vita l’Inquisizione… leggi tutto
Si tratta di un film storico, che riporta, meritoriamente, alla memoria di oggi una vicenda che fece scandalo all’epoca: il rapimento di Edgardo Mortara (interpretato da Enea Sala), un bambino ebreo di 7 anni, che viveva con la sua famiglia a Bologna, allora – siamo nel 1858 – città dello stato Pontificio, nella quale era ancora in vita l’Inquisizione…
Bologna 1858, il piccolo Edgardo Mortara, nato da una famiglia ebraica, viene sottratto alla famiglia d’origine perché insignito del battesimo, all’insaputa dei genitori, e pertanto cristiano. Le leggi dello Stato Pontificio, di cui all’epoca Bologna faceva parte, vietavano a persone di altre fedi di crescere i cristiani, e pertanto i gendarmi portarono via il bambino,…
Spiderman ci ha provato, ma senza riuscirci. Spider-Man: Across the Spider-Verse esordisce con un buonissimo secondo posto ma non riesce a scavalcare La sirenetta (che, nel mentre, ha sfondato il tetto degli 8…
Rapito Italia-Francia-Germania 2023 la trama: tratto dalla vera storia di Edgardo Mortara, un bambino ebreo di Bologna portato via di notte alla propria famiglia nel 1858 e trasferito a Roma per essere educato secondo la fede cattolica, perché in gran segreto battezzato da una collaboratrice domestica, che non voleva vederlo finire nel “Purgatorio”. La recensione: Marco…
Un capolavoro. Sotto ogni profilo: storico, psicologico, estetico. Con un finale sorprendente, beffardo e tragico: il crimine del plagio è riuscito. La vittima, per tutta la vita, ama i suoi carnefici, ed odia i suoi liberatori.
La lettura storica è ineccepibile: non c’è forzatura, ma il polso, l’equilibrio e la misura richieste dallo storico trovano efficace…
Un Horror nei meandri di una Chiesa che ora come allora, è pervasa e infiltrata dei miasmi della cattiva coscienza e dello sfruttamento intensivo del senso di colpa, del peccato, per soggiogare le fragili menti umane. In confronto il Dan Brown di Angeli e demoni è Liala. Con la fondamentale differenza che tutto quanto raccontato in Rapito è storicamente accertato con uno…
Caso raro di un regista che col passare degli anni migliora (anche se l'autore di Rapito è stato un gigante sin dagli esordi), Bellocchio sforna un nuovo capolavoro dimostrando nuovamente che, nonostante l'età e i molti film alle spalle, ha ancora moltissimo da dirci.
Come un grande artigiano del cinema, astuto conoscitore del suo mestiere quanto sinceramente appassionato,…
Dura pochi giorni il dominio di Fast X. La sirenetta esordisce al primo posto con 4, 2 milioni di euro totali e un incasso nel weekend di più di 3 milioni e mezzo, obbligando il decimo capitolo di Fast &…
CIAK MI GIRANO LE CRITICHE DI DIOMEDE917: RAPITO
È incredibile di come un regista come Marco Bellocchio alla veneranda età di 83 riesca ad aver trovato una nuova vena creativa che ha sfornato negli ultimi anni 4 tra i film più belli della storia del cinema italiano.
Partendo da storie vere, raccontando vite vere ci ha raccontato un pezzo di Italia che difficilmente…
Bologna, 1858. Lo Stato Pontificio è nella fase discendente della sua parabola. Gli umori della popolazione e le tensioni risorgimentali stanno per delegittimarne il potere politico. Papa Pio IX, uno dei tanti criminali sanguinari che si sono succeduti sullo scranno di Pietro, fa rapire Edgardo Mortara, un bambino ebreo di sei anni, strappato alla propria famiglia in nome di un dogma del…
Tra pochissime ore la PalmadOro. Per questo motivo proviamo a fare una classifica del tutto opinabile e un po' faziosa (ma con giustificazione).… segue
76° FESTIVAL DI CANNES 2023 – IN CONCORSO
La vicenda di Edgardo Mortara, bambino ebreo sottratto alla famiglia nella Bologna pontificia perché una domestica lo avrebbe battezzato di nascosto, aveva da tempo suscitato l'interesse dei produttori internazionali, si era parlato in passato di un film diretto da Spielberg.
Marco Bellocchio ne trae invece una…
FESTIVAL DI CANNES 76 - CONCORSO Con il racconto concitato e sin incalzante che tenne col fiato sospeso una nazione appena formata, Marco Bellocchio torna in Concorso al Festival di Cannes ripercorrendo i tratti salienti di un episodio incredibile quanto vero.
Nell'Italia del 1856, in una sera come tante, una guarnigione bussa alla porta di una numerosa famiglia di origini ebree, comunicando…
Preceduto da un battage mediatico di lunga durata e dalle polemiche attorno alla variazione del colore della pelle della sua protagonista Ariel (Halle Bailey), ieri è finalmente giunto il giorno di La sirenetta.…
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Commenti (4) vedi tutti
Marco Bellocchio ha presentato ad aprile, all’ultimo Festival di Cannes, questo film, ancora presente nelle sale.
leggi la recensione completa di laulillaSuperbo capolavoro italiano dalle atmosfere gotiche, decadenti, iconiche, simboliche. Da una ignota pagina di storia italiana (e pontificia) uno dei più efferati inganni dell'oppio dei popoli. Meravigliosi gli attori e le scenografie!
commento di DebussyRapito grande cinema che emoziona e scuote nel profondo, Marco Bellocchio gira in “Stato di grazia” uno dei suoi film più belli, una gemma rara e nerissima, dove il Male è camuffato dal Bene della Chiesa Cattolica.
leggi la recensione completa di claudio1959Terribilmente e profondamente emozionante, profondo e ricco di un'ispirazione degna solo dei grandi autori e che merita l'appellativo di capolavoro.
leggi la recensione completa di Carlo Ceruti