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I quattro dell'Ave Maria

Regia di Giuseppe Colizzi vedi scheda film

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La recensione su I quattro dell'Ave Maria

di mm40
6 stelle

Il secondo lavoro della coppia formata da Bud Spencer e Terence Hill è il proseguimento del precedente Dio perdona... io no!, sempre di Colizzi (regia e sceneggiatura); l'atmosfera e la storia riprendono il classico filone del western italiano alla Leone, anzi addirittura rilevando il 'brutto' Wallach dal Buono, il brutto e il cattivo, uscito due anni prima. Inutile dire che è una scelta vincente. Rispetto alla trilogia del dollaro (ed al genere in sè, comunque piuttosto ricalcato in questi lavori di Colizzi) qui ci sono almeno un paio di innovazioni; una sul piano pratico, ovverosia le scazzottate (da notare anche come i cazzotti risuonino con colpi sordi ed a volume spropositato, cosa che diverrà abitudine nel successivo cinema italiano, in particolare nella commediaccia demenziale anni '70) ed una nelle tematiche, che vedono includere fra i 'valori' del pistolero anche quello dell'amicizia. Il paragone con i personaggi di Leone è infatti impossibile: quanto sono individualisti ed egocentrici quelli, tanto sono solidali e coalizzati quelli di Colizzi, che qui addirittura arrivano ad allearsi in quattro per una spartizione finale del bottino (nel Buono, il brutto e il cattivo c'era una sorta di patto fra i tre, ma tutti sapevano fin dall'inizio che il bottino sarebbe spettato ad uno solo di loro). Un lavoro riuscito e piuttosto coinvolgente.

Sulla trama

Due uomini con un bottino attraversano il deserto, verso il far west; un ex galeotto li deruba. I tre si ritrovano ben presto, ma anzichè eliminarsi a vicenda fanno gruppo insieme ad un quarto pistolero per organizzare una truffa gigantesca ai danni di un casinò.

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