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Lo scrigno delle sette perle

Regia di Clyde Geronimi, Wilfred Jackson, Jack Kinney, Hamilton Luske vedi scheda film

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La recensione su Lo scrigno delle sette perle

di aurtom
8 stelle

E' un film che fu considerato a suo tempo un po' il parente povero di "Fantasia", anche se di esso condivide la struttura frammentaria senza però soffrire per la presenza degli insopportabili leziosismi del più blasonato "collega" (la marcetta dei funghetti cinesi sulla musica dell'Ave Maria di Schubert è veramente troppo!).Qui invece abbiamo episodi riusciti, come la Storia d'Inverno, delizioso duetto di un personaggio maschile e uno femminile, sorta di trasposizione disneyana degli immanoratini di Peynet - episodi meno riusciti come Giovannino Semedimela, troppo trasparente autocelebrazione dell'America commossa dalla propria stessa grandezza - e infine un capolavoro, la storia di Toot, il piccolo rimorchiatore: è uno stupefacente piccolo racconto in cui in meraviglioso equilibrio si incontrano immagine e musica, humour e commozione.Toot vi appare come un birichino "cucciolo di nave", che dopo essere stato scacciato dal porto per le troppe marachelle combinate verso le navi "grandi", incappa in una tremenda tempesta e ,sul punto di soccombere, riesce non solo a salvarsi ma anche a portare al sicuro una sussiegosa "nave transatlantico" che sta per finire sugli scogli.Fino a qui una cosa carina, sì, ma come tante , se non fosse per l'accompagnamento musicale a carattere jazzistico eseguito dalle Andrews Sisters,famoso trio vocale di allora,che commentano e accompagnano l'azione in sezioni musicali assolutamente geniali e pienamente partecipi dei singoli momenti psicologici di questa piccola storia, coinvolgendo anche chi guarda nell'atmosfera del fatto. Un vero piccolo capolavoro in cui fa capolino anche dell'autentica poesia, che vale tutto il resto del film e che nessun appassionato di cinema dovrebbe tralasciare di conoscere, anche se, ohimè, dove e come vederlo?

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