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Colpo secco

Regia di George Roy Hill vedi scheda film

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La recensione su Colpo secco

di maso
2 stelle

Penso che dare un giudizio negativo su "Colpo secco" sia riduttivo per cui credo che lo darò molto negativo soprattutto se consideriamo che il protagonista è un grande come Paul Newman diretto da un maestro della commedia brillante come George Roy Hill con il quale aveva ralizzato i classici "Butch Cassidy" e "The sting": lo splendido equilibrio fra commedia e dramma che caratterizzava quei film è stato sacrificato in nome dello slapstick più demenziale e sconclusionato in questo fintissimo film di ambientazione sportiva che descrive in modo assolutamente fasullo l'ambiente dell'hockey su ghiaccio che per chi non lo sapesse è uno sport molto spettacolare ed altettanto difficile da praticare nel quale la fisicità e lo scontro fisico sono consentiti, ma entro certi limiti, in "Slap shot" tutto è portato all'estremo del ridicolo con risse continue e nessuno spazio alla descrizione dell'aspetto tecnico del gioco.

Il tono è la cosa più grave che caratterizza il tutto perchè le continue violenze che si vedono sullo schermo sono esposte come un circo di pagliacci sul ghiaccio in cui tutto è consentito, anche le scorrettezze più bieche e gli sfottò provocatori agli avversari, il solo fatto che gli atleti /attori non indossano il caschetto protettivo per far si che il pubblico li distingua l'uno dall'altro ci fa capire quanto questo film sia veramente concepito a mazza di hockey, cioè storto e pesante.

Il sangue sgorga a litri ma ciò che non scende mai sono le lacrime di dolore dei personaggi seppure sfasciati dalle continue risse dentro e fuori dal campo, e il tutto risulta come un'americanata adatta a chi secondo me non ha più di quindici anni di età, per non parlare della trama che vede una squadra sgangherata condotta da un improbabile Paul Newman (troppo incanutito e troppo Paul Newman per fare il giocatore di hockey) che ricomincia a vincere dopo l'arrivo dei fratelli Hanson, tre giovani bulldozer che menano come fabbri ed ovviamente non rispettano mezza regola, FINE.

Le storie di contorno con le mogli dei giocatori non possono neanche essere prese in consioderazione come sottotrame perchè il film è talmente stupido che stare a sentire Newman che smollica con la ex moglie e con la moglie di Michael Ontkien fa venir voglia di cambiar canale ma anche qui Hill non scherza.... anzi scherza ancora esponendole con un tono da barzelletta stantia che è tutto un programma.

Il soggetto scelto da Hill per fare questo film non gli si confà, lo sport è un'altra cosa e i campionati non si vincono con una squadra di pagliacci sui pattini che in finale si guadagnano il trofeo con uno spogliarello, in una scena che rappresenta l'apoteosi della stupidità di questo filmaccio  poco divertente e per niente emozionante, chi dice che è il miglior film sull'hockey capisce poco di sport in generale e di rimbalzo di cinema, senza offesa per nessuno.

 

 

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