Regia di Dorota Kobiela, Hugh Welchman vedi scheda film
Un film “dipinto” che tratteggia la vita dell’artista dalle sue opere
Un film dipinto dove le immagini scorrono a colpi di pennello, quello del genio Vincent. Il film non ne tratta la sua magnificenza, ma il suo tormento in vita di un uomo incompreso, pazzo, che trova nella pittura l'unico senso che lo terrà in vita fino al terribile suicidio. Unico testimonio delle sue frustrazioni è il fratello con il quale mantiene una fitta corrispondenza. Il film ci mostra i tormenti di Vincent che trovano rappresentazione nelle sue opere (invendute finché è in vita) che popolano tutti i personaggi che incontra. In un crescendo drammatico le opere non sono solo un testamento artistico senza precedenti ma anche il testamento di un'autodistruzione che si compie senza che nessuno riesca a fermarla e nell'indifferenza generale.
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