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Rogue One: A Star Wars Story

Regia di Gareth Edwards vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Rogue One: A Star Wars Story

di ethan
7 stelle

Lo scienziato Galen Erso (Mads Mikkelsen), ritiratosi sul pianeta Lah'mu, con la moglie Lyra (Valene Kane) e la figlia Jyn (Beau Gadson nell'incipit e Felicity Jones nel resto del film), viene raggiunto dai soldati dell'Impero, comandati da Krennic (Ben Mendelsohn), che lo intima a tornare a lavorare ai piani di progettazione della Morte Nera: Krennic fa uccidere la moglie di Erso e poi cerca vanamente di trovarne la figlia, fatta scappare preventivamente dai genitori. L'azione si sposta nel tempo di una quindicina di anni, dove troviamo Jyn oramai adulta che, dopo varie peripezie, guiderà, in coppia con Cassian Andor (Diego Luna), un ristretto e coraggioso gruppo di ribelli - tra cui il monaco cieco Cirruth (Donnie Yen), il guerriero Baze Malbus (Jiang Wen), il droide K-2SO, il pilota Bodhi Rook (Riz Ahmed) - alla ricerca dei piani della Morte Nera, che contengono una falla messa apposta da Galen anni prima.

'Rogue One - A Star Wars Story' si inserisce come primo capitolo di una trilogia di spin-off della saga originale, che conta due trilogie già concluse (la prima, che va dal 1977 al 1983, la seconda dal 1999 al 2005) e un settimo capitolo - 'Star Wars - Il risveglio della forza' - che non mi aveva per nulla entusiasmato, essendo una riproposizione stanca e poco originale di temi e personaggi (con introduzione di altri nuovi, non particolarmente riusciti) già noti: questa prima parte di una serie che conterà altri due film, che si alterneranno con quelli della serie originaria, invece rappresenta - senza urlare al miracolo - una piacevola sorpresa, grazie a personaggi quasi tutti ottimamente definiti e psicologicamente ben delineati (buono lo script che, dopo diversi passaggi di mano, è stato infine firmato dalla 'strana coppia' Chris Weitz e Tony Gilroy), un plot molto lineare, incentrato sulla canonica lotta tre bene e male, un grandioso lavoro di scenografia ed effetti speciali e soprattutto una regia, di Gareth Edwards - cineasta alla sua opera terza ma già con esperienze in fatto di grandi produzioni - che riesce a combinare tutte queste componenti, dirigendo un solido film che, nella tradizione della saga quarantennale, sta a metà tra la fantascienza e l'avventura.

Aperto da un bellissimo incipit, 'Rogue One' sconta una parte centrale tirata un po' troppo per le lunghe e qualche personaggio non esente da difetti, come il combattente cieco che cita continuamente la Forza, che pare ripreso pari pari da 'Furia cieca' con Rutger Hauer, al limite del ridicolo, o il robot K-2SO, simpatico ma non certo di valenza epocale come certi suoi predecessori, per poi tornare a buoni livelli con la lunga ed epica battaglia sul pianeta Scarif.

Nell'ultima inquadratura recita in un cameo, nelle consueti vesti di Leia Organa, Carrie Fisher, nella sua (purtroppo) penultima apparizione sul grande schermo.

Voto: 7. 

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